WWWK: ALASSIO È TORNATA A BALLARE CON I MITICI ANNI ’70 E ’80

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WWWK: IL CONCERTO/SPETTACOLO ANDATO IN SCENA NELLA CITTÀ DEL MURETTO, OLTRE A REGISTRARE IL TUTTO ESAURITO, HA PORTATO SUL PALCOSCENICO TRE MITI DELLA MUSICA COME CHRISTOPHER CROSS, KID CREOLE & THE COCONUTS,  E GLI EARTH WIND & FIRE

Il cielo minacciava pioggia già dal mattino, e il rischio poteva essere ingente: WWWK – When We Were Kids, il mega concerto organizzato da un gruppo di imprenditori locali in piazza Paccini ad Alassio (Savona), poteva anche saltare. Ma la Città del Muretto non ha ceduto, e alla fine il bel tempo ha offerto scenari quasi estivi.

In questo modo gli oltre 1500 spettatori hanno potuto godere di ore e ore di musica, ballando e cantando le canzoni di tre grandi nomi: Christopher Cross, Kid Creole & The Coconuts,  e gli Earth Wind & Fire. I fan di questi mostri sacri sono arrivati un po’ dappertutto: Milano, Torino, Verona, Firenze. Qualcuno è sfuggito alle tentazioni dei Casinò di Montecarlo, e ha trascorso la serata nella baia alassina.

Due spazi culinari hanno atteso gli ospiti: una cena di gala esclusiva per pochi intimi, e una street food che ha offerto il meglio del nostro cibo. Il Comune di Alassio che ha messo un grande impegno, sostenendo l’organizzazione nelle fasi più salienti.

Diciamocelo: la località rivierasca poco si presta ad allestire simili scenari, senza per forza creare qualche disagio. Strade chiuse, parcheggi svuotati, attività commerciali con serrande abbassate. Ma se i risultati sono quelli visti, allora ben vengano scelte di questo tipo.

L’atmosfera era unica, quasi surreale. La grande dance alla portata di un pubblico super scatenato. E poco importa se c’era chi si è permesso il lusso di una cena alla modica cifra di 300 euro a testa (più per mostrare le nuove Chanel o il Rolex appena comprato, che per spirito di festa), o chi ha preferito destreggiarsi nello street food stracolmo di offerte culinarie di tutti i tipi.

Al calar della sera, aperto il sipario, erano tutti insieme a ballare come se il tempo, dai quei mitici anni, non fosse mai trascorso.

Vanno davvero ringraziati Colli e Berrino, che, pur non essendo organizzatori di professione, davano punti a chi avrebbe dovuto saperne di più e invece pareva essere capitato lì per caso.

Il Comune di Alassio ha messo la sua mano, e si è visto nelle sfumature, a cominciare dall’ufficio stampa Magda Rosso che ha accolto con tutti gli onori, e con grande prontezza di riflessi, la mandria di giornalisti provenienti da ogni parte d’Italia.

Si parla già di un 2019, e qualcuno evoca una donna. Potrebbe essere Cindy Lauper, o Alison Moyet o addirittura i Simply Red. Si conosce ancora poco del destino di WWWK, ma quello che è stato fatto finora è già sufficiente per pensare ad Alassio come la capitale estiva della musica anni ’70 e ’80.

ANDREA IANNUZZI

 

 

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