UOMINI E DONNE: “GUERRA AI SOCIAL NETWORK”
UOMINI E DONNE: IL NUOVO REGOLAMENTO PROIBISCE AI TRONISTI LE PAGINE FAN
Uomini e Donne dichiara guerra ai social. Da poco, infatti, sul profilo ufficiale del programma è stato pubblicato un comunicato che per gli appassionati di facebook è un pugno allo stomaco. 
La redazione ha voluto precisare che da quest’anno tutte le pagine dei nuovi tronisti sono state disattivate (fino alle scelte), e che tutte quelle già online sono da considerarsi fasulle.
Ora, si può capire che ci sia bisogno di ordine, che spesso la speculazione dietro questi profili è palese.
Inoltre non è un caso che molte delle liti in studio tra i tronisti e i loro corteggiatori, nascono proprio per un uso maldestro della rete.
Tuttavia suona strano un provvedimento così rigido, soprattutto se si calcola che buona parte del successo di U&D arriva anche dalle attività social.
Oggi il pubblico vuole un rapporto diretto con i propri beniamini.
Non si comprende il perché nell’era 2.0 il talk show che per primo ha rotto gli schemi (per il tipo di contenuti) oggi faccia un passo indietro verso una piattaforma che da sempre fa lievitare l’interesse, e quindi il gradimento, da parte del pubblico.
Figuriamoci i commenti del popolo web, che già giovedì scorso aveva attaccato U&D dopo gli elogi del giorno prima (per il modo naturale di aver introdotto la novità di un tema delicato come l’omosessualità). Non è stata perdonata la scelta di mostrare alcuni confronti fra Claudio Sona, il tronista gay, e i suoi corteggiatori a favore delle chiacchiere trite e ritrite di alcuni ex volti di Temptation Island. Stavolta il malcontento arriva per la decisione di chiudere le pagine fan di Sona e soci.
COSA FARANNO I FAN DEL PROGRAMMA ORFANI DELLE PAGINE FB DEI TRONISTI?
Insomma, Maria De Filippi ha voluto troncare una “relazione” tra il suo Uomini e Donne e il mondo dei social. Tutti i seguaci del pomeridiano di Canale 5 si dovranno accontentare delle notizie sul profilo ufficiale del programma, e nella speranza che i corteggiatori invece restino liberi di poter navigare.
Andrea Iannuzzi
