Arianna Merusi ai miei coetanei dico: “Mai arrendersi! Il sole splende.
Arianna Merusi ai miei coetanei dico: “Mai arrendersi! Il sole splende.
Arianna Merusi, oltre che essere concentrata a coltivare i suoi talenti nel campo della musica e della moda, ha un messaggio importante che attraverso la sua esperienza vuole testimoniare.
Arianna Merusi con che cosa alimenti la tua voglia di emergere?
Una delle mie passioni più grandi è sempre stata la musica, di fatti mio papà e mio fratello mi hanno sempre cresciuto all’insegna della musica anni 60, 70, 80 e 90. Dall’adolescenza ho iniziato a comprare i miei primi dischi. Ho sempre avuto una passione per la musica straniera, come quella inglese o americana.
Come l’hai assecondata?
Quando ero più piccola ho frequentato un corso di pianoforte che, mio malgrado, per cause esterne (come la scuola) mi hanno impedito di proseguire. A 17/18 anni avevo questa fissa per il basso che in realtà mi era stata trasmessa da un componente di una band australiana e avrei addirittura voluto mettere su una band.
Perché hai rinunciato a inseguire questa possibilità?
Perché ero adolescente e senza esperienza in campo musicale, se non per quanto riguarda il pianoforte.
Qual è il progetto lavorativo di cui vai più fiera?
Riguardo sicuramente il fashion system. Io non avrei mai pensato di poterci entrare. È iniziato tutto per caso nel settembre 2020, 3 mesi dopo mi sono ritrovata a partecipare ad una pubblicità per un brand di vestiti che è andata in onda su vari canali social e su YouTube.
Di solito chi sogna il mondo dello spettacolo pensa anche alla recitazione o alla tv. A te è capitato?
Mi piacerebbe partecipare a qualche serie tv o film, mettermi alla prova davanti ad una telecamera per recitare qualche battuta.
Come ti vedi tra dieci anni?
Il mio sogno nel cassetto è quello di diventare un’insegnante di scuola elementare perché mi piacciono i bambini.
Quale è un tuo difetto?
Un mio grande difetto è sempre stata la timidezza. Se 5 anni fa mi avessero detto che sarei finita in televisione partecipando a qualche programma mai ci avrei creduto.
Invece pensi di aver dei limiti?
Un mio grande limite è sempre stato il diabete di tipo 1. Ne soffro da quando ho 7 anni. In passato ho pensato fosse un limite ma nonostante questo, vorrei mandare un messaggio a tutte quelle ragazze e a quei ragazzi che non si sentono “abbastanza”, perché si chiedono “come faccio a convivere con una malattia cronica per tutta la vita?” Io rispondo: “Mai arrendersi! Il sole splende.
leggi anche: Maria Callas gli eventi per festeggiare il suo centenario/
Una vita piena di bollicine a tutti!