Guenda Goria e Mirko rimandano le nozze dopo il malore, cosa ha detto lei

Mirko Gancitano e Guenda Goria non si sposano più, parla l’ex gieffina

È un momento molto delicato per Guenda Goria, da poco è tornata a casa dopo aver subito un’operazione alla tuba a causa di una gravidanza extrauterina.

Intervistata da Fanpage ha fatto sapere che sono stati momenti molto duri, ora però sta meglio sia fisicamente che psicologicamente. I medici le hanno assicurato che potrà ancora avere dei figli dopo l’intervento alla tuba, lei però non vuole pensarci in questo momento, ha infatti bisogno di riposo per riprendersi del tutto.

Finita l’estate Guenda Goria e Mirko Gancitano sarebbero dovuti convolare a nozze, dopo ciò che è successo perché hanno deciso di rimandare il matrimonio. In merito a ciò ha infatti detto: “Mirko vorrebbe accelerare e sposarci già quest’autunno, ma io preferirei aspettare la prossima primavera, considerando che quest’estate dovrò stare completamente a riposo. È più probabile che ci prenderemo un altro po’ di tempo.”

Guenda Goria

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La figlia di Amedeo Goria e Maria Teresa Ruta ha poi rivelato che il compagno dopo che lei è stata male ha paura. Queste le sue parole: “Ora ha molta paura a partire per lavoro e lasciarmi sola, perché quando sono stata male non c’era. Vedermi soffrire senza poter fare niente non deve essere facile per lui.”

C’è chi l’ha criticata per aver postato delle storie dall’ospedale, lei ci ha tenuto però a spiegare perché ha deciso di condividere sui social la sua sofferenza durante tutto il ricovero: Questo è ciò che ha detto: “Perché mostrarsi al pronto soccorso no e invece in bikini sì? Se lo faccio è per un’utilità sociale. Se avessi conosciuto una storia simile di gravidanza extra uterina ad esempio forse avrei riflettuto prima sui sintomi che avevo.”

Guenda Goria ha poi concluso dicendo: “Ci sono tante donne che hanno una storia clinica drammatica. Ne ho lette e ascoltate tante e ognuna è unica e meravigliosa, degna di essere raccontata. Mi piacerebbe scriverle in un libro.”

A cura di Sara Fonte

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