Sabrina Salerno: dal 2021 ho una moglie!
«Noi donne dobbiamo dimostrare sempre un po’ di più rispetto ai maschi – racconta Sabrina Salerno – La parità dei diritti? Siamo ancora lontani»
Sabrina Salerno analizza la condizione femminile e svela un fatto inquietante che sta minando la sua serenità. Ha le scatole piene di questa storia, vive in ansia, pensa alle donne impaurite che non hanno una rete intorno come lei. Per questo, probabilmente riferendosi al recente caso di Giulia Cecchettin sottolinea: «Basta piangere ai funerali e non fare niente per cambiare le cose».
«Essere sexy era un modo di fare marketing – ammette candidamente Sabrina Salerno – dovevo vendere dischi e cavalcavo la leggerezza dell’età». D’altra parte, ammette la cantante, non sentiva il sacro fuoco dell’artista, non eccedeva in nulla e non scriveva pezzi alla David Bowie. Insomma, era pienamente consapevole dei suoi mezzi e ha dovuto “arrangiarsi”. Così come era certa di un altro fatto: «L’ambiente musicale è pregno di sessismo e maschilismo».
Le donne devono sempre dimostrare qualcosa
«Me la sono dovuta conquistare la stima degli uomini con cui lavoro – prosegue Sabrina Salerno – Non è stata una passeggiata. Noi donne dobbiamo dimostrare sempre un po’ di più rispetto ai maschi: che siamo belle, brave, performanti e seducenti, multitasking tra famiglia e lavoro ma disposte a guadagnare sempre un po’ meno di loro. La parità dei diritti? Mi costa tantissimo ammetterlo ma siamo ancora lontani».
Il diavolo le separa
E parlando della difficoltà che le donne ancora incontrano nell’attuale società, Sabrina Salerno ha raccontato di un episodio inquietante che sta minando la sua serenità. Una donna francese con gravi problemi psicologici la sta perseguitando. «Ho sporto denuncia per stalking in Italia e in Francia, sto aspettando il codice rosso, ovvero il procedimento che prevede un intervento immediato. Me la sono ritrovata ovunque, anche nei pressi di casa e la sottoposero a TSO. Nonostante la denuncia nessuno mi dice niente: non so chi è, se è pericolosa. Convivo con la paura di trovarmela davanti, temo la reazione che potrei avere e anche le conseguenze, visto che se qualcuno entra in casa tua armato e ti difendi qui finisci anche in galera. È ossessionata, dice di essere mia moglie e che il diavolo ci separa. Ho le scatole piene di questa storia, vivo in ansia, penso alle donne impaurite che non hanno una rete intorno come me. Basta piangere ai funerali e non fare niente per cambiare le cose. Continuano a morire donne, è un fallimento. Bisogna denunciare, ascoltare, inasprire le pene».
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A cura di Laura Farnesi
Una vita piena di bollicine a tutti
