Ginevra Lamborghini: ho guardato in faccia tutta la sofferenza che ho tenuto dentro, per tanto

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Lei ha perdonato, dice Ginevra Lamborghini, e oggi crede di poter abbracciare le sue e emozioni. Tutto ha un senso, ognuno di noi ha il suo percorso

Ginevra Lamborghini, ex gieffina e artista, sorella di Elettra, si è messa a nudo, parlando anche della sua famiglia, solo all’apparenza perfetta. Ma fa parte del passato, ora lei vuole potersi esprimere liberamente, tracciando la sua rotta, artistica e di vita e l’unico modo per farlo è guardandosi dentro, perdonando, facendo tesoro dell’esperienze vissute e accettando le fragilità per cercare di diventare migliore

È fuori da venerdì 8 dicembre il video dell’ultimo singolo di ginevra LamborghiniIsola grattacielo. Il nome dell’ex gieffina, ginevra appunto, è volutamente minuscolo per ricordare che dentro di lei c’è ancora la bambina di un tempo. Quella bambina, “con le ali di cera” da prendere per mano e condurre verso la luce. E a questo punto, è doveroso fare un ringraziamento speciale a Maria Vittoria che ha interpretato l’artista da bambina.

Uscire allo scoperto, parlando di sé senza giri di parole

Scritto da ginevra con Mida, Gianmarco Grande, Tommaso Santoni (rondine), Dalila Bizzini, distribuzione Ada Music Italy. Per il video, la regia è di Riccardo Sanmartini (in arte Samma), la direzione artistica di Dalila Bizzini, stylist Michela Isola. Isola grattacielo, pop, trasversale con un pizzico di elettronica, molto radiofonico e di facile ascolto nasce dall’esigenza forte, della Lamborghini di uscire allo scoperto, parlando di sé senza giri di parole ed una schiettezza che sono frutto di un lungo percorso di introspezione ed analisi.

Trasformare le mancanze in bellezza da condividere

Isola grattacielo nasce dall’esigenza di tracciare un percorso artistico che mi identificasse – afferma ginevra Lamborghini Sono ri-partita da me con un racconto intimo in cui metto a nudo una parte molto privata e il mio rapporto con una famiglia disfunzionale. Finalmente, ho guardato in faccia tutta la sofferenza che ho tenuto dentro, per tanto. Ho affrontato i mei demoni e ho cercato di curarmi senza nascondermi. Mi sono resa conto che anche a posteriori, continuavano a mangiarmi dentro condizionando la mia esistenza. Ho perdonato e oggi credo di poter abbracciare le mie emozioni. Tutto ha un senso, ognuno di noi ha il suo percorso e probabilmente anche questa sofferenza mi ha aiutata a crescere trasformando le difficoltà, le mancanze, in bellezza da condividere”.

Brilli con i capelli di seta

In silenzio che fai quasi pena

Dimmi lo senti il gelo

Sull’Isola grattacielo

Richiamo ginevra

Che non tornava a cena

E voleva volare in alto

Ma con ali di cera

La sua famiglia non era quella del Mulino Bianco

Il video, con la stessa sincerità, scandaglia attraverso le immagini, l’animo dell’artista che sceglie di avere accanto la ginevra bambina che è la parte più emotiva, quella che ha tenuta nascosta per tanto tempo. Una sorta di limbo bianco, a rappresentare il subconscio dove si mette a nudo sdoganando ricordi e momenti di vita privati, ricordandoci come spesso le vite degli altri, da lontano, ci possano sembrare luccicanti e perfette, anche quando non lo sono:“Incontro la me bambina e ci faccio pace . prosegue la Lamborghini – la rassicuro dicendole di non avere paura, che andrà tutto bene e insieme ce la faremo. Il testo coinvolge anche i miei fratelli e la presa di coscienza che nonostante vivessimo in una grande casa, bella e così alta da sfiorare il cielo, non eravamo perfetti e la nostra famiglia non era quella del Mulino Bianco: cinque isole in un mare invisibile, questa è l’immagine che ci ritrae; nel periodo più buio, che ha preceduto la separazione dei miei, la casa si riempiva di silenzio ed ognuno di noi si richiudeva nella propria “isola”, nella propria camera. Ciascuno ha dovuto fare i conti con il proprio dolore, da solo. Mi sono messa a nudo e oggi voglio potermi esprimere liberamente, tracciando la mia rotta, artistica e di vita e l’unico modo per farlo è guardarmi dentro, perdonare, fare tesoro dell’esperienze vissute, accettando le mie fragilità per cercare di diventare migliore”.

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A cura di Laura Farnesi

Una vita piena di bollicine a tutti

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