SIMONA VENTURA E QUELLE PAROLE CHE SEGNARONO LA FINE DI UN’EPOCA

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SIMONA VENTURA 10 ANNI FA DIEDE L’ANNUNCIO DELLO SCIOGLIMENTO DEL SUO SODALIZIO CON LELE MORA. MA QUELLE PAROLE FURONO INVOLONTARIAMENTE L’INIZIO DELLA FINE DI UNO STAR-SYSTEM OGGI SEPOLTO

Simona Ventura, 10 anni fa, in una delle ultime edizioni della serata dei Telegatti, annunciò a sorpresa che la sua veterana collaborazione con Lele Mora si era conclusa.

Nessuno immaginava che quelle parole sarebbero state l’inizio della fine. Non solo del legame Mora-Ventura, che per più di un decennio aveva costruito un impero di intrecci e impenetrabili sodalizi lavorativi, ma anche di quei personaggi di allora molto amati dal pubblico (e da aziende e locali che li ricoprivano di bigliettoni come fossero emuli di zio Paperone) di cui oggi rimangono sbiaditi ricordi.

Di sicuro non erano queste le intenzioni della conduttrice, ma per uno strano scherzo del destino fu proprio il 2007 a segnare eventi, fatti e misfatti che portarono alla fine di un’epoca.

La celeberrima foto (realizzata da Massimo Sestini) in cui il magnante vip nella sua villa in Sardegna si faceva massaggiare gli alluci da due tronisti di grido, come Cristiano Angelucci e Francesco Arca, simboleggiava il potere di un uomo e la sottomissione della sua corte. Anche se, verrà ribadito più volte, si era trattato solo di un innocente scatto per fare uno scherzo al padrone di casa.

LUSSO, DENARO, POTERE

Soldi, champagne, copertine di giornali, serate in discoteca. Un intero sistema che si autoalimentava grazie alla compiacenza dei mass media e della tv, che sfornava come una fabbrica tronisti, gieffini, isolani, muffloni, letterine, paperine, veline, vallettine e chi più ne ha più ne metta. E la porta d’accesso, la più sicura, era sempre la stessa: essere belli ed essere furbi.

Dieci anni fa nessuno avrebbe immaginato che tutti quei vip, nati per nulla (e per lo più nel nulla ritornati), che godevano di benefit simili ai parlamentari, con ristoranti gratis, abbonamenti in palestra gratis, perfino noleggio macchine gratis, sarebbero tornati nell’oblio, o quasi. Era un’abitudine, che sembrava non finire mai.

E il vizio, quello vero, predominava inarrestabile. Avevano tutto, e facevano tutto. Compreso sesso a volontà, e si vantavano di farlo, che consumavano anche nei locali più ambiti della Milano che conta. Dove si consumavano anche altre cose, ma questa è un’altra storia.

Era impossibile evitare il perpetuarsi di un fanatismo da parte del pubblico, da quello più giovane a quello più attempato, che pagava ingressi ovunque pur di avere una foto, un autografo con il gieffino, o con il naufrago, o semplicemente con chi millantava di esserlo.

UN SISTEMA CHE ARRICCHIVA CHIUNQUE NE FACESSE PARTE

C’era benessere per tutti: per loro, i vip, che abusavano in tutti i modi dei lussi in cui vivevano; per le aziende che spendevano quattrini a volontà piuttosto di avere al loro tavolo una Miss o una Schedina; per i manager (non solo Mora godeva di questo benessere, pur essendone il vero padrone) che emettevano fatture da capogiro alle tv (che pagavano cachet oggi impensabili), alle sale da ballo (che arrivavano a spendere migliaia di euro pur di ottenere quel personaggio, piuttosto che quell’altro).

Senza contare le ditte di abbigliamento che oltre a ricoprire di soldi i vip, li ricoprivano di vestiti, dalla testa ai piedi (comprese mutande e preservativi).  Ovviamente gratis. E tutto questo sempre più a scapito dei veri artisti, a cui non rimaneva che continuare a dimostrare di esserlo, in attesa che questa strana onda di follia passasse.

FABRIZIO CORONA E LA CADUTA DELL’IMPERO

E poi è arrivato lui, Fabrizio Corona, il pupillo di Lele Mora, che ha saputo ulteriormente incrementare i fatturati con la vendita di foto, vere o false che fossero, per poi essere inghiottito da un’avidità che lo ha portato dietro le sbarre. E con lui un intero sistema, quello stesso star-system che si è rivoltato contro chiunque ne abbia beneficiato.

Non sono tanti quelli che hanno saputo fare tesoro delle montagne di denaro guadagnate, senza impiegarle nelle Louis Vuitton all’ultima moda, o negli appartamenti di prestigio presi in affitto in corso Garibaldi (a Milano), con l’illusione che nulla mai cambiasse. Ma tutto, oggi, nel 2017, è cambiato.

E di quel mondo è rimasto solo il ricordo. Un po’ come è successo ai fratellini Banks della fiaba di Mary Poppins: una volta girato il vento, la loro fata baby-sitter sarebbe volata via. E qui, anche se per altri motivi, e con ben altre conseguenze, è successa la stessa cosa.

OGGI C’È PIÙ GIUDIZIO DA PARTE DI TUTTI

Oggi tronisti, gieffini, isolani e quel che resta del vallettame in tv ha più giudizio, si impegna per cercare di costruire carriere solide per il futuro, e a fare meno bagordi. Certo, non ci si può attendere dei miracoli, ma siamo sulla buona strada.

Chissà se Simona Ventura avrebbe mai immaginato che, senza volerlo, le sue parole avrebbero fatto da cornice a una disfatta che di lì a poco avrebbe ridimensionato un intero mondo, da cui lei si è sempre smarcata. Un mondo che oggi, anche se qualcuno continua a far finta non sia così, ha (per fortuna) voltato pagina.

 

Andrea Iannuzzi

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