Carolina Marconi: continua la sua “lotta” per diventare mamma

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Carolina Marconi sfoga tutta la sua rabbia. Ora che ha sconfitto il tumore vorrebbe avere un bambino ma la burocrazia le rema contro.

Lei non si arrende e chiede a tutti di firmare sul sito dirittoallobliotumori.org 

Lo scorso gennaio, Carolina Marconi ha terminato le sedute di chemioterapia. Quelle che l’hanno portata a vincere la battaglia contro il tumore al seno. Una battaglia che la showgirl venezuelana ha voluto condividere, per tutto il lungo periodo di lotta, con i suoi follower. Ora la sua intenzione è quella di godersi la vita. Il suo vero sogno, però, è quello di diventare mamma.

Prima di scoprire la malattia, infatti, la Marconi si era sottoposta agli esami previsti per la fecondazione assistita. Una decisione presa con Alessandro Tulli, il suo compagno di vita. La lotta di Carolina, però, non è finita con la sconfitta della malattia. Ora, infatti, ne inizia una nuova, questa volta contro la burocrazia. Secondo la legge, infatti, lei non può avere il tanto desiderato bimbo.

Carolina Marconi adozione

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NON PUÒ FARE PROGETTI PER IL FUTURO

Tramontata l’ipotesi della fecondazione artificiale, Carolina e Alessandro volevano adottare un bimbo. Purtroppo, però, per la legge lei non è idonea a intraprendere un’adozione proprio perché ha avuto un tumore. E non importa se, ora, è guarita. A quanto pare, in Italia, ci sarebbero più di 900mila persone in Italia che, a causa della malattia, non possono fare progetti per il futuro. Non possono adottare, ottenere un mutuo, farsi assumere… «Una vera e propria discriminazione», afferma l’ex gieffina!

CHIEDE AIUTO A TUTTI

Il prossimo traguardo di Carolina?

«Voglio cambiare la legge perché non è giusto quello che dobbiamo subire. Non è umano. Mi sono sentita ferita. Sono pronta a dare il mio amore, sono un palloncino pieno d’amore: ci sono tanti bambini abbandonati che hanno bisogno di affetto, di una casa, di una famiglia».

Lei è pronta a diventare madre. La sua relazione, dopo 11 anni d’amore, è stabile e Alessandro condivide il suo desiderio di avere un figlio. La situazione, insomma, è perfetta. Per questo non vuole arrendersi al fatto che, secondo la burocrazia, un’ex paziente oncologico non può adottare. Carolina, quindi, chiede a tutti di aiutarla…

STA RACCOGLIENDO FIRME CON #IONONSONOILMIOTUMORE


Sul sito dirittoallobliotumori.org, Carolina ha lanciato l’hashtag #iononsonoilmiotumore e ha già raccolto più di 31mila adesioni.

«È una crudeltà dover pensare che il tumore non c’è più ma ancora ti considerano malato. I diritti valgono per tutti e mi chiedo: anche una persona sana si può ammalare. Invece mi sento cornuta e mazziata, ti fanno morire anzitempo e non puoi essere felice».

ANDRÀ DA DRAGHI

La Marconi sogna di diventare madre da quando aveva 20 anni. Ora che ne ha 43, dice di essere una donna forte, capace di affrontare tutto con tenacia e leggerezza, che non è superficialità.

«Non mi arrendo, non mi arrenderò mai e quando avrò raccolto le centomila firme le porterò io al presidente del Consiglio Mario Draghi. Perché gli ex pazienti oncologici non devono essere discriminati, non è giusto. Già abbiamo combattuto il tumore e per questo non possiamo adottare un bambino? Noi non siamo il nostro tumore». 

A cura di Laura Farnesi

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