ALVIN: VI PRESENTO LA MIA “ISOLA”

Sono passate ormai alcune settimane dalla fine del programma, ma l’argomento “Isola” continua ad impazzare sulle riviste gossip. Questa volta parliamo di Alberto Bonato (in arte Alvin), 38 anni, sposato con la bellissima Kali, con la quale ha due figli, Tommee e Ariel. In occasione de L’Isola dei Famosi, il reality show di Canale 5 condotto da Alessia Marcuzzi, Il giovane è stato per la seconda volta inviato in Honduras. Un’esperienza indimenticabile e ricca di sorprese. Con tutti gli impegni però, Alvin non ha dimenticato gli affetti più cari e la sua famiglia, alla quale tiene tantissimo. Lo racconta in una lunga intervista per il settimanale Chi.

“Abbiamo scelto l’Honduras perché è una location perfetta. Si presta molto per quanto riguarda il gioco, tra un po’ inizierà l’edizione  israeliana, poi quella messicana, la spagnola è così via. Siamo tutti d’accordo che sia un posto incantevole, sia per il mare che per la natura incontaminata. Certo la nazione è tutta un’altra storia. I Garifuna, gli abitanti che collaborano con noi, sono poverissimi, i bambini li fai felici con poco e (per poco) intendo anche un abbraccio, un sorriso o un gesto di affetto – spiega in conduttore al magazine diretto da Alfonso Signorini – Il luogo più frequentato è la “pulperia”, li vendono tutto a un pezzo, ovvero: una sigaretta e non il pacchetto, una caramella e non la confezione intera. Perché non se lo possono permettere. In compenso però hanno tutti lo smartphone“. Poi rivela il rapporto con i familiari: “Quest’anno, per fortuna, ho avuto la mia stanza con il collegamento internet. Anche se con poca linea e la sfruttavo per parlare con la mia famiglia su Skype. Mi ha aiutato molto perché la nostalgia era tanta”. 

Ovviamente non dimentica di fare riferimento ai “naufraghi” di questa edizione: “Il mio vincitore? Tutti noi eravamo fan della semplicità di Giacobbe Fragomeni. Inoltre Simona Ventura è stata una donna coraggiosa. Ha superato le difficoltà dell’Isola e, poi, ha supportato Paola Caruso“. 

Anche quest’anno Alvin si è rivelato un vero portento, sia dal punto di vista professionale che privato. Simpatico, emotivo ed eclettico, non ha perso nemmeno per un attimo di vista il resto della ciurma, dimostrandosi preparato e attento a tutto. Anche nel caso di Mercedesz Henger, che, nella gara di apnea, stava rischiando un collasso. Pur non avevo avuto alcuna percezione del pericolo è riuscito a salvarla senza complicazioni. Questo gli fa onore. Complimenti!

A cura di Armando Sanchez