31 luglio, giornata mondiale dell’orgasmo. Quali sono le “dimensioni” che contano?

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Dalla durata del rapporto sessuale, alla generosità del partner. Tutto quello che avreste voluto sapere sull’orgasmo femminile ma non avete mai osato chiedere

Lo studio di Gleeden, portale dedicato agli incontri fra persone sposate, svela i retroscena dietro al più dibattuto degli enigmi ed evidenzia una tendenza all’auto determinazione delle donne nella ricerca del piacere

Il tema dell’orgasmo femminile continua a far discutere con nuove e sorprendenti rivelazioni. La più recente è quella del fenomeno del “divario dell’orgasmo” nelle donne eterosessuali, emersa dallo studio pubblicato a febbraio 2023 dall’autorevole rivista medica The Journal of Sex Research. Secondo la ricerca, infatti, decidere se perseguire o meno l’orgasmo è risultato essere direttamente correlato alla durata del rapporto. Più quest’ultimo consente alla donna di “prendersi il suo tempo”, maggiori sono le probabilità che essa si ponga come obiettivo il raggiungimento dell’orgasmo. Al contrario, di fronte a un rapporto veloce, la maggioranza delle donne intervistate ha confessato di non provarci neppure. Lo studio ha anche svelato quali sono i segnali che indicano se l’orgasmo sarà o non sarà “fattibile” in quelle determinate condizioni.

Cosa ne pensano le italiane?

La Giornata Mondiale dell’Orgasmo si celebra ogni anno il 31 luglio. Per promuovere la consapevolezza e l’importanza del piacere sessuale e favorire una maggiore apertura e discussione sul tema, il portale per gli incontri extraconiugali Gleeden ha voluto capire se le evidenze svelate dallo studio americano siano valide anche per le signore del Bel Paese. Grazie a un sondaggio lanciato sulla community italiana, che conta oggi oltre 2 milioni di utenti attivi, Gleeden ha raccolto il parere di oltre 1.200 donne italiane. Sono emersi ulteriori dettagli inediti sul piacere femminile.

Nella ricerca del piacere, le donne demordono quando si relazionano con partner troppo veloci o egoisti

Anche il sondaggio di Gleeden conferma quanto emerso dallo studio americano. Di fronte a una “sveltina” il 72% delle donne italiane ha ammesso di avere serie difficoltà a raggiungere l’orgasmo. Non viene mai raggiunto dal 25% delle intervistate, e solo in rari casi dal 47%. Tuttavia, non sembra essere tanto la durata del rapporto a incidere sul “lieto fine”, quanto la sua qualità. Anche se il 37% delle intervistate sostiene che un rapporto lungo favorisce la possibilità di provare piacere nell’atto. Per la maggioranza (42%) l’orgasmo rimane una diretta conseguenza dei preliminari, confermando un’evidenza già abbastanza. Ossia… che i preliminari sono fondamentali, e che il rapporto in sé conta di meno per raggiungere l’orgasmo.

Le donne non contano sul partner, conoscono il proprio corpo

Ma quanto conta, invece, la ‘qualità’ del partner con cui si fa sesso? Un partner ‘generoso’ garantisce maggior piacere alla donna? A sorpresa, il 49% del campione ha risposto di non aver bisogno di contare sulle azioni del partner per provare piacere. Conoscono il proprio corpo e sanno come stimolarsi per raggiungerlo. Il sondaggio di Gleeden fa quindi emergere una tendenza importante. Le donne che hanno maggiore consapevolezza del proprio corpo sono quelle che riescono a godere di più, anche quando il rapporto sessuale non è da film!  Per il 39% rimane comunque valido l’assioma secondo il quale fare sesso con un partner che si dedica a loro incrementa le probabilità di avere un orgasmo. Infine, per una piccola e sfortunata percentuale (12%) l’orgasmo resta un miraggio, a prescindere dalla tipologia di partner.

Orgasmo: le misure quanto contano?

Il sondaggio di Gleeden prosegue poi soffermandosi su un argomento spinoso… Quanto contano le dimensioni del pene sull’orgasmo delle donne italiane? Un bel po’ a quanto pare, ma non per i motivi che si potrebbero pensare. Il 37% delle intervistate ha infatti confessato come le dimensioni del pene abbiano una diretta incidenza sulla loro libido, e quindi aiutano nella ricerca del piacere. Tradotto: le dimensioni contano a livello di fantasia e di stimolazione cerebrale. Un partner ben dotato fa aumentare il desiderio e la propensione a provare piacere durante l’atto. Anche per il 29% le dimensioni contano, ma in questo caso è perché l’orgasmo è conseguenza della stimolazione provata durante la penetrazione, facendo intendere che la taglia sia molto importante a livello di sensazione. A tranquillizzare gli animi degli uomini ‘meno fortunati’ ci pensa comunque il 34% delle intervistate. Questa quota ribadisce come il piacere sia una conseguenza diretta delle attenzioni a loro dedicate durante il rapporto e non sia minimamente legato alle dimensioni del pene. Risposta che va a confermare l’importanza di avere un partner generoso, più che uno dotato.

Il piacere lo si raggiunge di più con l’amante che con il partner ufficiale

Non poteva mancare, infine, il confronto ‘marito contro amante’: alla domanda ‘Quando fai l’amore con il tuo partner ufficiale, raggiungi l’orgasmo?’ Il 3% delle intervistate ha risposto sempre, il 35% spesso. Ma se la stessa domanda riguarda l’amante, la situazione si ribalta. Il 32% delle intervistate dichiara, infatti, di raggiungerlo sempre. Il 52% spesso, ribadendo il fatto che le relazioni extraconiugali hanno come scopo principale quello della ricerca del piacere, anche per le donne.

La ricerca del piacere come simbolo di affermazione femminile, la lettura della sessuologa

«Le donne di oggi vivono l’esperienza dell’orgasmo con una consapevolezza e un’autonomia senza precedenti.afferma la dott.ssa Eleonora Sellitto, psicologa, psicoterapeuta e sessuologa esperta in terapia di coppia, seguitissima su Instagram all’indirizzo @eleonora_sellitto. – Tuttavia, la masturbazione femminile è ancora oggi un vero tabù: le donne ne hanno pudore e vivono questa pratica con riservatezza e frequente imbarazzo. Questo perché è ancora radicata la convinzione che la donna non debba avere desiderio sessuale se non da innamorata e da coniugata. Per l’universo femminile l’accesso al mondo del piacere avviene quasi sempre “per e con l’altro”; praticare l’autoerotismo, non solo viene effettuato con estrema segretezza, ma con la chiara convinzione, frutto di antichi retaggi culturali, che esso serva solo come consolazione all’assenza del partner».

L’orgasmo come auto realizzazione e celebrazione della propria femminilità

Educare alla sessualità positiva e alla comunicazione intima nella coppia è la sola strada che possa portare allo sviluppo di una sana vita emozionale e sessuale, e quando questo avviene si riflette in una maggior autonomia a proattività nella ricerca del piacere sessuale, in cui l’esperienza dell’orgasmo non è solo un momento di piacere, ma di auto realizzazione e celebrazione della propria femminilità. Per quanto riguarda la correlazione tra dimensione del pene e piacere, – continua la dott.ssa Sellitto – certamente le sensazioni che entrano in gioco sono importanti, ma non fondamentali. Il piacere femminile è provocato dal cervello: immaginare, creare un contesto, stimolare la fantasia con modalità romantiche e di gioco sono gli elementi che determinano il piacere sessuale. Ed è anche per questo che le situazioni clandestine, libere dalle responsabilità e dalle limitazioni del quotidiano, sono percepite come più intense, e dunque piacevoli»

A proposito di Gleeden

Fondato nel dicembre 2009, Gleeden.com è il pioniere e il punto di riferimento degli incontri extraconiugali in Italia e in Europa. Le persone sposate (o in coppia) non hanno più bisogno di mentire riguardo il proprio status matrimoniale per fare nuovi incontri e possono finalmente concretizzare il loro desiderio di avventure extraconiugali su una piattaforma sicura e anonima. Gleeden rappresenta oggi una community di oltre 10 milioni di iscritti nel mondo. Pensato da un team 100% al femminile e animato da una folta cerchia di esperti (scrittori, sociologi, psicologi, coach…), Gleeden è il sito dove le donne conducono il gioco.

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A cura di Laura Farnesi

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