FABRIZIO CORONA: ICONA DEL CATTIVO ESEMPIO GIUDIZIARIO

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FABRIZIO CORONA RESTA UN MISTERO. CONDANNATO CON UNA PENA ESAGERATA RISPETTO AI REATI COMMESSI, MA POI LIBERO DI TRASGREDIRE A SUO PIACIMENTO IL REGIME DELLA LIBERTÀ CONDIZIONATA AI SERVIZI SOCIALI. L’ULTIMA BRAVATA: CALATO NEI PANNI DI UN “GIORNALISTA”, E MALMENATO, SI PENSA A UNA BUFALA

Bello e impossibile, cantava Gianna Nannini. E anche Fabrizio Corona è, o forse, era, per gli italiani, bello e…. impossibile… anche se in questo caso la parola “dannato” (nel senso più nobile del termine) è più appropriata.

Corona, l’uomo a cui non si deve chiedere mai, tanto fa qualsiasi cosa gli passi per la testa. E ha sempre stranamente avuto il plauso di un’Italia forcaiola che nel suo caso ha fatto un’eccezione. Trasformandolo anche, in modo assai improbabile, in un martire, in una vittima del sistema, in povero angioletto perseguitato da chiunque: stampa, magistratura, poteri forti.

Ma in realtà Fabrizio Corona è solo vittima di se stesso, dei suoi errori, dell’idea di essere superpartes e di potersi permettere il lusso di fare qualsiasi cosa senza pagarne le giuste conseguenze.

In verità anche gli stessi Tribunali nei suoi confronti sembrano essere indulgenti, sotto sotto. Corona è un pregiudicato, un detenuto che sconta una semi libertà grazie al regime di affidamento ai servizi sociali.

Qualcuno lo vede aiutare le povere signore anziane a cambiarsi il pannolone? Oppure magari a raccogliere per terra la spazzatura? O ancora dare una mano negli ospedali? Lui nei nosocomi ci va, ma per altre motivazioni.

Prendiamo l’ultimo caso in cui pare sia stato malmenato da alcuni balordi in un parco di pusher nella zona di Rogoredo, a Milano. Era con una trouppe a fare un servizio per il programma di Massimo Giletti, Non è l’Arena (da quando Corona è diventato un giornalista?).

E’ stato portato al pronto soccorso, come testimoniano alcune foto. Ma anche in quel caso, sembra, ci sia la solita voglia di apparire: è stato derubato, ecco il motivo del pestaggio. E come mai addosso aveva ancora un Rolex da 30 mila euro e una catena d’oro al collo?

Che cosa avrebbero rubato, questi balordi che l’hanno picchiato? La tessera della Freccia Rossa Gold? Aria di sola, ma d’altra parte parliamo di Fabrizio Corona, che pur di andare in video e fare notizia racconterebbe di essere il discendente di Napoleone Bonaparte.

La domanda è questa: se un comune cittadino, con i suoi stessi capi di imputazione, e il regime di semi libertà, giocasse a fare il piccolo guerrafondaio come lui, non mantenendo il decoro che i termini per godere di questo trattamento impone, sarebbe libero come lui?

Una vita piena di Bollicine a tutti!

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