Aveva 19 anni quando Eleonora Daniele è stata costretta ad abbondonare gli studi per motivi economici. Proprio lei che sognava di fare la maestra!

A convincere Eleonora Daniele a partecipare a “Il Grande Fratello”, una collega che seguiva il reality. Lei non capiva il fenomeno ma si presenta lo stesso ai provini. Una decisione che ha cambiato tutta la sua vita!

Eleonora Daniele, durante un’intervista al “Corriere della Sera”, fa un bilancio della sua vita, ricordando tutti gli step che l’hanno portata a diventare una protagonista e grande professionista dello showbiz. Un qualcosa che lei non aveva proprio programmato. Da piccola, intatti, voleva fare la maestra. Una volta adulta, invece, ha iniziato a lavorare in banca. La “svolta” si è declinata nel provino fatto per entrare al “Grande Fratello”. Una cosa fatta senza troppa convinzione. E invece, proprio quella decisione ha “stravolto” le carte in tavola della sua vita.

Era rabbiosa ma capiva le motivazioni

«Volevo fare la maestra. In pratica volevo continuare a studiare – confida Eleonora Daniele – Ero molto brava a scuola, ma sempre per motivi economici non ho potuto andare all’università e ho dovuto iniziare a lavorare. Avevo 19 anni. Dover abbandonare quel mio sogno mi dava molta rabbia, anche se capivo le motivazioni».

La chiamavano per fare l’indossatrice

«Lavoravo in banca ma ogni tanto mi chiamavano degli show room del posto, per fare l’indossatrice – continua Eleonora Daniele – Poi, un’emittente locale mi scelse per fare delle interviste in video. Del tipo: c’è Renato Balestra che fa l’ospite in un locale, vai a intervistarlo. Avevo un accento veneto che poi, molto tempo dopo, ho tolto solo dopo cinque anni di dizione. Ma mi pagavano un sacco, almeno in proporzione, cioè rispetto a quello che prendevo in quegli anni».

Eleonora Daniele e il Grande Fratello

Nel 2001, però, la vita di Eleonora Daniele prende una piega inaspettata, proprio grazie al “Grande Fratello”. «Prima avevo lavorato come comparsa a “La sai l’ultima?”, con Gigi Sabani e Natalia Estrada, ma ancora credevo fossero esperienze momentanee: continuavo a lavorare in banca. C’era una mia collega che seguiva il “Grande Fratello” accanitamente e ricordo che pensavo fosse pazza per appassionarsi a quel programma. Non capivo il fenomeno. Poco tempo dopo mi sono presentata comunque ai provini e venni presa».

È tornata a studiare

«Subito dopo ho iniziato a fare le telepromozioni, per un paio d’anni. In quella occasione incontrai Mara Venier e fu molto carina con me: nelle promozioni mi avevano dato un altro nome, ma lei disse che non ero sbucata dal nulla, quindi dovevano chiamarmi con il mio nome. Una piccola cosa, ma importante». Esperienze che hanno permesso a Eleonora Daniele di realizzare quel sogno giovanile rimasto “sospeso”. «Negli anni, molto dopo, mi sono iscritta a Scienze della Comunicazione e, dopo ancora, mi sono riscritta a Psicologia, sono al secondo anno».

Il ricordo del fratello Luigi

Un posto importante, nella vita di Eleonora Daniele, anche il fratello Luigi, purtroppo scomparso nel 2015, quando aveva 44 anni: «Era autistico. Le famiglie che conoscono la disabilità devono fare fronte a grandi difficoltà, anche economiche: mio padre non aveva avuto scelta, ma ha molto accusato questa decisione. La sensazione per tutti è stata quella di vedersi portare via le radici. Ma serviva anche un posto comodo, più vicino al centro, dove mio fratello potesse essere seguito meglio. Era l’unica decisione da prendere».

È arrivata a mettere in dubbio tutto!

«Sicuramente nella sofferenza che accompagna la disabilità ci sono dei momenti in cui ti fai tante domande. – continua Eleonora Daniele pensando a Luigi – Mio fratello aveva delle crisi molto violente: ho assistito a situazioni davvero faticose. Lì sono arrivata a non credere, a mettere in crisi tutto. Ma è la ricerca stessa di Dio, credo, che determina la tua fede. Io l’ho ritrovata nella comprensione di quello che ci circonda. Oggi, mi considero una cristiana. Lo sforzo è cercare di saper distinguere quando stai vivendo qualcosa di bello e saperne gioire. Sto cercando di modificare il mio carattere, in questo senso. Il mio perfezionismo non mi ha aiutata».

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A cura di Laura Farnesi

Una vita piena di bollicine a tutti