Cristina Scuccia: la prima cosa fatta appena tolto il velo!

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L’ex suora, vincitrice di «The Voice of Italy» afferma: «Non ho sensi di colpa per aver lasciato la tonaca, voglio tornare a cantare»

Cristina Scuccia vorrebbe tanto parlare del suo percorso con Papa Francesco. Lei è convinta della sua comprensione perché vuole attorno a sé “pastori che puzzano di pecore, non di muffa”…

«Durante tutto questo periodo ho scritto tanto mettendo tutto nero su bianco. Sto iniziando a lavorare ad un progetto discografico e non mi dispiacerebbe se questa mia recente esperienza finisse in qualche brano». Queste le parole di Cristina Scuccia, nota come l’ormai ex Suor Cristina di The “Voice of Italy”. Cercando di lasciare il passato alle spalle, ora, è tempo di propositi per il futuro! Ovviamente, però, la 34enne, deve ancora fare i conti con la curiosità mediatica circa la decisione di lasciare le Orsoline. Domande a cui lei non si nega.

L’ANNO DI SILENZIO DI CRISTINA SCUCCIA

«Non riuscivo più a capire chi fossi. – ammette Cristina Scuccia – Non ho mai messo Dio in discussione, ma la mia crescita non riusciva più a stare dentro le regole. Poi è morto il mio papà ho deciso di prendermi un anno sabbatico, un anno di silenzio». Una scelta sofferta ma fatta in totale onestà, tanto da essere sicura di una cosa: Papa Francesco avrà certamente capito e apprezzato il suo gesto: «Lui è il pontefice che preferisce perdere per strada un sacerdote, una suora appunto, purché seguano la loro autenticità. Con Sua Santità ho già scambiato qualche parola quando gli regalai il disco, ma adesso mi piacerebbe tanto parlare con lui del mio percorso». E ancora: «Credo che capirebbe perché vuole attorno a sé pastori che puzzano di pecore, non di muffa».

LA GRANDE PAURA DI DELUDERE

Cristina Scuccia non ha mai avuto sensi di colpa per la scelta fatta. L’unico sentimento provato è stato solo quello della delusione. E per la precisione… non di rimanere delusa ma di deludere e anche tanto. «Ho sempre avvertito una grande responsabilità nell’indossare l’abito monacale e quando ho capito che avrei lasciato per sempre quella tonaca ho temuto che qualcuno sarebbe rimasto deluso dalla mia decisione». La sua forza nel continuare un cammino tutto nuovo di vita l’ha tratta da una sua certezza interiore, quella che trova le basi su una fede che non è certo mai venuta a mancare. «La mia fede non è crollata e continuerò a diffondere il messaggio evangelico anche senza il velo».

I PRIMI GIORNI DIFFICILI

«All’inizio -ammette Cristina Scucciaandare in giro senza il velo è stato piuttosto strano. Le prime volte però non me la sono sentita di passeggiare da sola: mi sono fatta “scortare” dalle studentesse universitarie ospiti del convento di Milano, alle quali peraltro avevo già affidato i miei dubbi esistenziali. E loro mi sono state vicinissime prestandomi anche dei vestiti “normali” che ovviamente non avevo. Ma dopo 15 anni di vita consacrata, l’abito monacale l’ho tolto piano piano, a tappe, non in un colpo solo». Aggiunge, inoltre, che ad aiutarla a fare questo importante passo, oltre a un sostegno psicologico, è stata in qualche modo sua madre. Ma non in maniera diretta, perché anche lei era terrorizzata dal giudizio degli altri. Cristina Scuccia, però, ormai, era pronta ad affrontare tutte le difficoltà del caso. Parafrasandola, Si era già posta troppi “perché”, quelli che, alla fine, fanno solo perdere l’attimo.

PEDALARE PER ORE E ORE SUL LUNGOMARE SICILIANO

La prima cosa che Cristina Scuccia ha fatto una volta uscita dal convento? «Ho preso una bicicletta ed ho pedalato per ore ed ore sul lungomare della mia città in Sicilia. È lì che ho provato la strana sensazione di respirare la vita a pieni polmoni. E poi con i miei colleghi di lavoro sono anche andata a ballare». Della sua vecchia vita, ovviamente, ci sono cose che le mancano, come i bambini della scuola, le maestre e Suor Agata, la persona che le è sempre stata vicina. Era con lei anche nel backstage del talent: «Prima di entrare in studio – continua Cristina Scucciami faceva il segno della croce sulla fronte».

IO MAMMA? VEDIAMO COSA IL SIGNORE VUOLE DA ME!

Ma ora è tempo di voltare pagina. Un capitolo tutto nuovo che Cristina Scuccia ha iniziato a scrivere trovando lavoro come cameriera in Spagna. Con il progetto, ovviamente, di tornare a cantare. E non solo! Alla domanda di un possibile desiderio di maternità in futuro… «Una donna – confida Cristina Scucciaè madre in tanti modi, non necessariamente partorendo il proprio figlio. Tendenzialmente tutte le donne sentono la voglia di portare in grembo un bambino, e anche nella vita consacrata io mi sentivo predisposta alla maternità. Ma adesso, pensare di avere un piccino tutto mio, un po’ mi disorienta. Vediamo il Signore cosa vuole da me».

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A cura di Laura Farnesi

Una vita piena di bollicine a tutti!

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