VENTISEI ANNI DOPO NON SONO PIU’ “NOTTI MAGICHE”
Ventisei anni fa usciva una delle canzoni più indimenticabili dedicate al mondo del pallone. “Un’Estate Italiana”, interpretata da Edoardo Bennato e Gianna Nannini, segnava l’inizio dei Mondiali in Italia. Ed è stata proprio “Italia 90” forse una delle ultime edizioni dei campionati di calcio più sentite, che per il nostro Paese valsero un terzo posto conquistato contro gli inglesi allo stadio San Nicola di Bari. Tutti i giocatori della Nazionale, guidata da Azeglio Vicini, si trasformarono inevitabilmente in atleti di serie A, ma sono anche rimasti nella storia (cosa che non è più accaduta con chi poi li ha succeduti, levata qualche eccezione per la squadra italiana che ha vinto i Mondiali nel 2006). Citando una coppia straordinaria come quella formata da Roberto Baggio e Totò Schillaci, non si può non ricordare il talento, le espressioni dei loro volti, tra gol assegnati e sfiorati (che fecero andare in estasi gli italiani), ma anche l’amore vero che hanno saputo conquistarsi non solo dai tifosi, ma da tutti, perfino da quelli che il calcio non lo avevano mai seguito.
“Un’Estate Italiana” è anche l’ultimo brano che si rammenti legato al pallone e rimasto una hit, tanto da essere utilizzato come sottofondo musicale ancora oggi per i servizi dei Tg inerenti i prossimi Europei di Francia. Le emozioni di queste note, in un capolavoro che portava la firma di Giorgio Moroder, sono irripetibili. In primo luogo perché la stessa musica non è più capace di concepire canzoni che rimangano nel tempo, e in secondo luogo perché, nonostante ci siano ancora nutrite tifoserie, il calcio ha perso smalto per via degli scandali sul calcio-scommesse, su calciopoli e anche per un giro di affari multimilionario da molti visto oggi come uno schiaffo alla povertà. Non ci resta che ascoltarci il duetto Bennato-Nannini e sognare… sognare che quelle emozioni, che erano emozioni vere, si possano un giorno riprovare di nuovo.
Andrea Iannuzzi