VALERIO VILLANI E IL GIOVANE BRAND REGLISS

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VALERIO-VILLANI-regliss-profilo-italianoVALERIO VILLANI E IL GIOVANE BRAND REGLISS 

Incontriamo lo stilista Valerio Villani, fondatore del Brand Regliss. In una breve intervista ci racconta la sua passione per la moda e i sacrifici fatti per raggiungere un sogno.

Raccontaci un po’ di te…

“Prima di concentrarmi sulla moda ed avere lo spunto da mia madre, sarta da 40 anni, ho lavorato con una grande azienda italiana che si occupa di elettronica di consumo; sono partito facendo il magazziniere in cooperativa che operava per conto dell’azienda per poi essere assunto dall’azienda stessa iniziando a lavorare all’interno di punti vendita come commesso. Successivamente, all’ età di 22 anni, mi è stato proposto di intraprendere un percorso di allievo store manager (direttore di punto vendita). Dopo aver girato quasi tutto il Nord Italia e aver fatto tanta gavetta, il terzo anno ho imparato a gestire negozi e organico interno, e alla fine mi è stata assegnata la gestione di 260 punti vendita italiani nel ramo logistico. Sono stati anni molto duri e lunghi visto che avevo sempre le valigie pronte e non appena riuscivo o quasi ad avere una vita privata, puntualmente arrivava un trasferimento e cosi ero costretto a cambiare di nuovo citta’ e ripartire da zero“. 

Quando nasce il brand?

Piu’ o meno negli anni 2011/2012 ma non riuscirei ad assegnare la nascita del brand ad una città o ad un giorno ben preciso, perché il brand e i prodotti, li ho realizzati nell’ arco del mio operato come direttore di punto vendita, lavorando di notte al mio progetto, visto che al mattino avevo il mio primo lavoro da curare. Come potete immaginare sono stati anni molto bui e lunghi senza, ahimè, vita privata, ma come si dice: ubi maior minor cessat!!!Il nome del brand, Regliss, deriva semplicemente dalla pura pronuncia francese (réglisse) della parola liquirizia. Tutto iniziò durante un viaggio in Belgio per far visita ad alcuni amici; entrammo in una delle tante birrerie e un amico, che parla il francese molto meglio di me, chiese al cameriere una Bière et de réglisse (birra alla liquirizia). Da quel momento ho deciso di chiamare il brand con la stessa pronuncia in francese della liquirizia. Successivamente ho pensato di accostargli lo slogan “Profilo Italiano” per sottolineare che i prodotti e l’ ideazione sono italiani, ma anche per associare il logo della L in Reg “l” iss, con il mio vero profilo stilizzato. Nel 2014 ho pensato di dedicarmi a 360° a questo progetto, e cosi ho lasciato il mio “posto fisso” per dedicarmi a cio’ che amavo di piu’, essendo consapevole dei mille ostacoli che dovevo superare e che ad oggi sto ancora superando ma come sappiamo bene Roma non è stata costruita in un giorno….”

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Quali sono gli elementi che caratterizzano il tuo stile e la tua passione per la moda?

Ho sempre amato uno stile curato, quello stile che io chiamo “pettinato” , ma adoro anche provare a capire altri gusti e altri stili di tutti quei profili che non amano molto il mio preferito. Molte volte cerco di cambiare il mio punto di vista cosi da mettermi nei “panni” di chi la pensa diversamente da me cosi da capire cosa davvero fa amare un determinato stile. Penso che ognuno di noi, per giudicare qualsiasi cosa, debba prima provarla su se stesso per poi avere una propria opinione giusta o sbagliata che sia; questo vale un po’ per tutto non solo per la moda. La moda esprime semplicemente noi stessi, ma non va di pari passo con chi siamo davvero e proprio per questo, metaforicamente parlando, si dice che “l’abito non fa il monaco”: niente di piu’ vero! Sapevo che prima o poi avrei voluto realizzare il mio sogno e avere una mia azienda a marchio italiano che si occupasse di moda e accessori. Fin da piccolo aiutavo mia madre nel confezionare capi che realizzava per clienti vicini di casa, dunque la mia passione l’ho portata avanti nel corso degli anni anche non avendo mai lavorato nel settore. Penso che se si ama fare un qualcosa o semplicemente avere il desiderio di essa, non bisogna mai e poi mai abbandonare quel pensiero perché se esiste fa parte di noi stessi. Molte volte ci preoccupiamo dell’opinione degli altri e questo forse, stupidamente, è l’unico motivo per cui non portiamo a termine cio’ che amiamo fare davvero. Dovremmo, piuttosto, preoccuparci piu’ della nostra coscienza che della nostra reputazione; la nostra coscienza è cio’ che siamo davvero, la nostra reputazione invece, è cio’ che pensano gli altri“. 

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