TINA CIPOLLARI SI SCAGLIA ANCORA CONTRO UNA DAMA DI UOMINI E DONNE, ECCO COSA HA DETTO

Tina Cipollari si è lasciata sfuggire nuove e pungenti frecciatine contro Gemma Galgani, le due da anni si fanno la guerra a Uomini e Donne.

È risaputo che non corre buon sangue tra Tina Cipollari e Gemma Galgani, da anni le sue si battibeccano a Uomini e Donne, storica trasmissione condotta da Maria De Filippi su Canale 5.

L’esuberante opinionista del noto dating show non perde occasione per criticare e attaccare una delle dame indiscusse del Trono Over di Uomini e Donne. Le due non riescono ad andare d’accordo e non fanno nulla per nasconderlo.

In un’intervista concessa al settimanale NuovoTv si è scusata perché a detta sua è consapevole di aver creato lei il personaggio della Galgani. Ha poi aggiunto: “Ma purtroppo ho creato un mostro”. A detta sua stava sulle sue quando è approdata a Uomini e Donne, la sua indole è venuta fuori dopo anni, quando è arrivato Giorgio Manetti in trasmissione. In merito a ciò ha detto: “Deve a lui la sua trasformazione perché allora era una donna di poco più di 60 anni che portava male la sua età ed era orrenda”.

Tina Cipollari considera Gemma Galgani una ‘nullità’. Pensa che il programma le abbia dato la possibilità di farsi conoscere e diventare popolare, una visibilità che a parer suo non ha saputo gestire.

Ancora una volta la Cipollari ha duramente attaccato la dama torinese. Questo è ciò che ha detto: “È priva di dignità. Se l’avesse avuta avrebbe fatto scelte diverse prima fra tutte quella di non dare retta al corteggiamento di un ragazzino come Sirius”.

Tina Cipollari è convinta che la Galgani si sa resa conto che non troverà più l’amore a Uomini e Donne, a parer suo ad oggi resta in trasmissione solo per godersi la sua popolarità. Si è detta certa che le due non potrebbero mai essere amiche, a detta sua è una donna che elemosina sentimenti. Alla sua nemica consiglia di trovare un uomo che possa farle compagnia durante la vecchiaia perché lontana dalle telecamere rimarrà da sola.

A cura di Sara Fonte

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