TIMOTHY DI THE VOICE: DICO A CARLO CONTI DI RIPORTARE IL ROCK A SANREMO

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Timothy E’ certamente uno dei musicisti e interpreti più sexy della storia dei talent show in Italia. Parliamo di Timothy Cavicchini, che fece rimanere a bocca aperta giudici e pubblico della prima edizione di The Voice, tanto da convincere Fanity Fair a fotografarlo in modo particolarmente fashion, facendo impazzire i fan del giovane.  Ma per lui la bellezza in questo ambiente, la musica, può essere un’arma a doppio taglio, e in questa intervista rilasciata in esclusiva ai bordi del Campo Sportivo di Ceriale durante la partita di beneficenza “Donare un Sorriso”,  ci dice la sua su estetica, rock, Sanremo e tanto altro.

Quali sono i tuoi ricordi di The Voice?

Di ricordi ne ho mille e tutti davvero molto belli. Purtroppo poi la vera difficoltà di farsi strada arriva dopo, quando cominci a camminare con le tue gambe in un settore più grande di te.

Come hai iniziato la tua carriera nel mondo della musica?

Ho iniziato a suonare le tastiere quando facevo la prima elementare, dopo mi sono iscritto al conservatorio mentre facevo le medie e infine la dedizione per il canto è nata intorno ai 14 anni.Timothy

Hai uno stile musicale molto rock, a cosa ti ispiri quando canti?

Alle mie contaminazioni, al grunge, vero e proprio pane per la mia testa. Ma comunque tutto assolutamente rock, è la mia vita.

E’ innegabile che il tuo look sia sexy e particolarmente curato. Conta molto la bellezza nel tuo settore?

A dire il vero nel mio settore la bellezza è un danno. In Italia il canone prediletto è lo sfigato bruttino con problemi alimentari che trova il successo e rifiorisce. Chi tutto questo lo ha vissuto privatamente, senza esporlo ai monda, finisce per entrare in quella cerchia di pochi che poi, guarda caso, sono quelli che restano. Non bisogna prendere per il sedere la gente, prima o dopo tutto emerge.

Dopo l’esperienza al talent, come hai proseguito la tua strada?

Con una media di 120 concerti all’anno, ci siamo concentrati sul live ed è dal live che arrivano le maggiori soddisfazioni, comprese le produzioni, come “Ti rubo gli occhi” per esempio. Dalla musica suonata dal vivo si ottengono anche il rispetto e la stima che maturano negli anni di gavetta, sia dagli addetti ai lavori che dal pubblico.

A Sanremo ci hai pensato, c’è mai stato un contatto?Timothy Cavicchini

Mi sono presentato due volte, ottenendo sempre l’ingresso nei 60 finalisti, una volta con un brano di Saverio Grandi, “Ti sto ancora cercando” (contenuto nel nuovo disco degli Stadio), e  l’anno scorso con un brano di Pio Stefanini e Diego Calvetti per Baraonda, “All’infinito”, ma non è andata.

Cosa diresti a Carlo Conti per convincerlo a metterti in gara nel prossimo Festival?

Carlo riporta il riporta il rock in Italia. Puoi farlo, ci puoi riuscire, unisciti a 2/3 nomi che sappiamo io e te e riporta la vera musica sul palco dell’Ariston.

Hai un fisico molto palestrato, quanto tempo gli dedichi e come lo mantieni?

Non sono palestrato, sono normale, in salute, mi alleno in palestra, faccio boxe, vado in bici, corro, nuoto, mille sport, ma punto alla salute, la moda del ragazzetto che pesa 30 kg è assurda.

In tanti lo hanno fatto, faresti foto artistiche di nudo?

TimothyLe ho fatte, e ve ne regalo una per Bollicine Vip. Mi piace se ci si può spogliare per beneficenza, deve essere tuttavia una causa nella quale credo. Ho un bellissimo rapporto col mio corpo e con la mia persona, non ci vedo problemi particolari.

Attualmente cosa bolle in pentola, sei in uscita con qualche brano?

E’ uscito a maggio “Fidati di me”, il primo brano completamente autoprodotto, su piattaforma Google. Siamo contenti, la pentola bolle ormai da mesi, non mi scomporrò fino alla fine, ma, stiamo lavorando come matti. Non vinceranno le mode italiane, hanno trovato musicisti che daranno filo da torcere alla discografia stantia italiana, è davvero tutto troppo uguale.

ANDREA IANNUZZI

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