SU EVA 3000: INTERVISTA A GIOVANNI ANGIOLINI
SU EVA 3000: INTERVISTA A GIOVANNI ANGIOLINI
“The Doctor”, è stato definito da alcuni fan. Giovanni Angiolini, 34 anni, di Sassari, il medico sardo del Grande Fratello, uscito improvvisamente dalla “Casa” perché richiamato dall’ospedale in cui lavora, ma nonostante questo, rimarrà uno dei volti più famigliari e uno dei personaggi più amati e criticati di questo Gf14. La sua storia con Mary Falconieri (studentessa universitaria e modella della provincia di Lecce), la sua iniziale difficoltà nel rapporto con gli altri inquilini e il suo essere uomo di valori sani, sono gli ingredienti che hanno caratterizzato la sua partecipazione al programma. Oltre, ovviamente, alla sua bellezza fisica che ha mandato su di giri mezza Italia. Ma ora c’è di più. Giovanni è su tutte le furie per come gli altri concorrenti hanno trattato la sua amata, eliminata la scorsa settimana dal gioco per volere del pubblico.
Vi proponiamo l’intervista lasciata a Eva 3000 in edicola questa settimana, dove Giovanni confida il suo amore per questa ragazza, ci parla anche dell’amicizia con Rebecca De Pasquale (ex prete divenuto donna), e traccia un bilancio sul suo futuro.
La tua esperienza al Grande Fratello è stata breve ma intensa. Che cosa porti a casa, al di là della storia con Mary?
Sicuramente una maggiore consapevolezza di quelle che sono le mie doti caratteriali. E poi, ovviamente, l’aver conosciuto tante persone diverse da me, il conviverci: in fondo è su questo aspetto che si basa il Gf.
Tu hai affermato che non sei entrato nella casa per trovare una donna, eppure il Grande Fratello è famoso per questo. Qualche rimpianto?
Sinceramente il mio unico rimpianto è quello di non essere riuscito a portare a termine la mia partecipazione al reality, anche per difendere Mary all’interno della Casa. Perché quando c’ero io, veniva trattata in modo diverso da quelli che poi hanno fatto leoni mentre fino a ieri, con me li dentro, erano dei gattini bagnati.
Di Mary cosa ti ha conquistato?
Lei fisicamente mi è piaciuta subito. Poi l’ho conosciuta e sono rimasto letteralmente ammaliato dal suo essere profonda, una ragazza buona, dai sentimenti meravigliosi. Giuro che è stata una scoperta inattesa per me, perché io non avrei voluto fare un Grande Fratello vivendolo in modo così impegnativo. Entrambi abbiamo sofferto tantissimo, perché da accoppiati è piuttosto difficile stare rinchiusi nella Casa. Gli altri si sono rivoltati tutti contro di noi perché odiavano il nostro amore, odiavano che fossimo più esposti di loro, che vivessimo di più sotto i riflettori. Il nostro era, ed è un rapporto reale. Bastava guardarci negli occhi e non c’era bisogno di dire niente.
Sei uscito dalla Casa per inseguire la tua professione. Hai anche interesse nel mondo dello spettacolo e della Tv oppure il GF rimarrà una parentesi?
Io ho inseguito un percorso intrapreso tanti anni fa. Era un sogno di bambino che ho realizzato, con sacrifici importanti. Per cui ora sto continuando la mia professione che, come ho detto più volte, mi sono sudato e per la quale ho lottato tutta la vita. E per tutta la vita eserciterò. Se dovesse saltare fuori qualcosa di interessante nel settore spettacolo, compatibilmente con il mio lavoro in ospedale, la valuterò. Sicuramente non farò ospitate demenziali o cose che possano in qualche modo rovinare la mia immagine di ortopedico.
La tua partecipazione al reality, di contro, non ha inciso in modo negativo sulla tua figura di medico?
Credo che nel programma io abbia mostrato di me un lato serio, una persona dedita al lavoro, che nella Casa ha imparato persino a cucinare il pane. Che ha gestito dei ragazzi in modo serio, facendo da mangiare, facendo la spesa per tutti e facendo fare le pulizie. Adesso la Casa è allo sbando, devastata, tutto viene fatto in maniera puerile nonostante ci siano personaggi quarantenni che però si comportano come giovincelli di 15. Inoltre io come uomo che ha studiato e lavorato tutta la vita, avevo gli stessi diritti di fare un’esperienza fantastica come quella del Gf, così come ce l’ha chi ha poltrito sul divano da quando è nato.
Abbiamo visto Rebecca in lacrime, quando hai varcato la porta rossa per uscire. Tu che hai avuto modo di viverla da vicino, e vi lega una profonda amicizia, cosa ci puoi dire di più su di lei?
Rebecca è una persona magnifica, di cultura, nata xy solo come cromosomi, ma è sempre stata donna. Ha dimostrato di avere il massimo della femminilità, rispetto a tutte le altre donne. Per noi è stata veramente una zia, una mamma; al posto di stare a dormire o stravaccata sul divano tutto il giorno a fumare, ha pensato di creare un ambiente famigliare. E’ stata quella che ci ha insegnato a sederci a tavola, sia a pranzo sia a cena. Le altre donne innanzi a lei scomparivano.
Che effetto fa essere bene o male famoso e riconosciuto per la strada?
Mi fa piacere che la gente abbia apprezzato la mia partecipazione al reality, soprattutto per i miei compaesani: mi dicono tutti che sono stato un orgoglio, che mi sono comportato da vero sardo, che ho difeso la mia donna, che ho cercato di creare un’atmosfera socievole, mettendo ordine in una situazione in cui diversamente il disordine avrebbe regnato. Mi piace che ci sia particolare affetto nei mie confronti: le vecchiette, le bambine che mi fermano per strada, che mi abbracciano, mi danno un bacio, mi dicono che sono forte e che la mia storia è una storia meravigliosa.
A cura di Andrea Iannuzzi