SANREMO 2019: PRESENTATO IL PROSSIMO FESTIVAL, TRA SILENZI E IMBARAZZI

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SANREMO 2019 È PRONTO, O QUASI. IL DIRETTORE ARTISTICO CLAUDIO BAGLIONI, ASSIEME AI CONDUTTORI BISIO E RAFFAELE, E ALLA DIRIGENZA RAI, HA PARLATO DI TANTE ASPETTATIVE, MA DI POCHI CONTENUTI. MALUMORE FRA I GIORNALISTI ACCREDITATI

Non si era mai vista una platea di giornalisti così scarna. Sanremo 2019 questa mattina è stato presentato alla stampa con tanti dubbi e poche certezze. La nuova era Teresa De Santis (neo direttore di rete) non comincia sotto i migliori auspici. Qualcuno parlava di un Baglioni particolarmente teso, dopo il flop di Sanremo Giovani.

E in effetti più che teso, Baglioni, è stato muto. Muto sulle novità di questo Festival, il secondo della sua direzione artistica. Nemmeno la scenografia, che negli ultimi anni veniva mostrata virtualmente con un filmato, è stata raccontata.

Giusto un accenno per dire che sarà la più ampia di tutte, ma rassicurando Rai Pubblicità (che detiene i biglietti delle poltrone) che nessun posto a sedere è stato sacrificato.

Claudio Bisio e Virginia Raffaele che faranno? Non si sa, non si è capito. O forse nemmeno loro lo sanno. Questa, almeno, era l’impressione: un appuntamento con i media più dovuto (per via della convenzione Rai-Comune di Sanremo), che voluto, o necessario, viste le scarse comunicazioni concesse.

Giorgia, Andrea Bocelli in coppia con il figlio, Elisa. Sono gli unici nomi dei super ospiti italiani che prenderanno parte al Festival. Due ogni sera, ma su gli altri c’è mistero. Gli stranieri? Nessuno, a differenza dello scorso anno quando Sting, per miracolo, fu invitato all’ultimo minuto.

Nessuna notizia, insomma. Non si conoscono neanche i conduttori del Prima Festival, la fascia di notizie flash che anticiperà la kermesse in sesto al Tg 1 delle 20, e non ha idea di chi affiancherà Rocco Papaleo al Dopo Festival (pare una coppia femminile).

Qualche giornalista si è lamentato per le pochissime informazioni snocciolate nella conferenza, e addirittura molti hanno notato che la sala del teatro del Casinò, rispetto al solito, era piuttosto snella di presenze.

Ma anche nel 2018 erano state fatte nefaste e funeste previsioni, per poi doversi ricredere strada facendo (giusto per usare il titolo di una canzone di Baglioni) con un Festival che è piaciuto, dagli ascolti stellari. Sarà così anche stavolta?

ANDREA IANNUZZI

Una vita piena di Bollicine a tutti!

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