RIMOZIONE TATUAGGI: I CONSIGLI DI GIACOMO URTIS
I CONSIGLI DI GIACOMO URTIS: RIMOZIONE TATUAGGI
I laser utilizzati fino a pochi anni fa per rimuovere i tatuaggi si sono rivelati sempre inutili, spesso deleteri. In molti casi, piattaforme laser scadenti e personale non preparato hanno causato al paziente ustioni e cicatrici evidenti.
La rimozione dei tatuaggi può essere effettuata grazie alla tecnologia laser Q-Switched. Lo Q-switching è il risultato di una tecnologia con cui un laser produce un fascio di energia luminosa pulsata. A differenza di un laser ad onda continua, che fornisce un fascio di luce costante, un laser Q-switch emette un impulso molto breve e intenso di luce seguito da un periodo di assenza di emissione luminosa.
TRATTAMENTO LASER Q-SWITCHED
La rimozione dei tatuaggi si effettua solitamente con due tipi di laser Q-switched:
- il laser Nd: YAG è un laser a stato solido in grado di produrre una lunghezza d’onda vicina all’infrarosso che penetra in profondità nella pelle ed è prontamente assorbito dai cromofori di emoglobina e melanina.
- il laser Alessandrite è un laser che ha una lunghezza d’onda (755 nm) specifica per colpire la melanina pigmento presente nella pelle
In genere si possono ottenere buoni risultati su tutti i tatuaggi, eccetto che per i colori chiari e le tinte pastello (rosa, verde, azzurro). Se il pigmento depositato è di cospicua entità e/o la profondità è eccessiva, possono essere necessarie molte sedute e la rimozione può diventare difficoltosa, se non impossibile.
Il laser, che colpisce solo il pigmento sul quale è stato programmato, ignorando gli altri tessuti perché di colore diverso (a seconda del pigmento che si vuole eliminare si usa un laser diverso). Per rimuovere il tatuaggio, il raggio laser distrugge il colore in tante microgoccioline che vengono poi gradualmente eliminate dal corpo in maniera naturale.
A cura di Sara Fonte
Una via piena di bollicine a tutti!