IL PINETA DA’ UNA MANO AI BAMBINI DISABILI

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PINETAPer una notte il Pineta abbassa le luci e “presta” la sua location ad una nobile finalità.  La discoteca più famosa ed esclusiva di Milano Marittima, diventata negli anni un vero e proprio punto di ritrovo per i VIP di tutto il mondo, ha ospitato la onlus “Un respiro nel futuro”, un’associazione di volontariato modenese che si occupa di ricerca scientifica e di assistenza domiciliare alle famiglie con bambini affetti da varie disabilità. Testimonial dell’evento Francesco Facchinetti che ha donato alla onlus alcuni gadget personali che verranno poi venduti nel corso di un’asta benefica: il cappellino portafortuna indossato al Festival di San Remo e la maglia ufficiale dei Pooh autografata dal padre Roby Facchinetti.

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Alla raccolta fondi ha partecipato idealmente anche il campione del mondo 2006 Cristian Zaccardo (oggi capitano del Carpi) che, attraverso la bellissima moglie Alessia, ha donato la sua maglia autografata.

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A fare gli onori di casa Marco Amadori, general manager del Pineta: “E’ un progetto importante – ha detto – che, come Pineta, sosteniamo con grande convinzione ed entusiasmo. Il nostro è un brand internazionale che si occupa di entertainment, ma se possiamo dare una mano ad una nobile causa, certo non ci tiriamo indietro”.  L’associazione “Un respiro nel futuro“, presieduta da Federico Ferraresi, opera in stretta sinergia con l’Ospedale San Raffaele di Milano e con l’equipe del professor Somaschini.

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La onlus è stata fondata da un gruppo di genitori con “bimbi speciali” che, dopo aver vissuto in prima persone l’esperienza delle malattie pediatriche congenite, hanno deciso di impegnarsi in uno straordinario progetto di solidarietà. Grazie ad uno staff di circa trenta volontari adeguatamente formati, “Un respiro nel futuro” si occupa di sostegno domiciliare, aiutando concretamente i genitori con bambini disabili attraverso una radicata rete di servizi sanitari ed assistenziali che mira a soddisfare le esigenze quotidiane (burocratiche, logistiche ed organizzative) del nucleo famigliare:

PINETALa sanità pubblica – spiega Alessia Rovatti, responsabile degli eventi della onlus – si concentra in particolare, con un approccio perlopiù terapeutico, sulle esigenze specifiche del bambino malato. Ma, in realtà, le patologie pediatriche congenite modificano radicalmente lo stile di vita dell’intera famiglia. I genitori, che hanno un lavoro e che spesso hanno altri figli, non possono accudire 24 ore su 24 questi bambini. Per questo, ‘Un respiro nel futuro’, oltre a sostenere la ricerca, mette a disposizione una rete di volontari che ‘danno il cambio’ ai genitori nelle loro mansioni quotidiane. L’assistenza pubblica è ovviamente importantissima ed insostituibile, noi integriamo l’offerta dei servizi territoriali garantendo alle famiglie alcune ore di attività ludico-terapeutiche ed investendo le risorse raccolte in altri progetti, come il farmaco a domicilio o l’ambulanza pediatrica”.

Per avere informazioni e sostenere le attività dell’associazione basta consultare il sito www.unrespironelfuturo.it.

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