PAOLO RUFFINI: PESANTEMENTE CRITICATO PER IL FILM SUI RAGAZZI DOWN
PAOLO RUFFINI IN SEGUITO ALLA GAFFE DI MARA VENIER, È STATO RICOPERTO DI CRITICHE PER IL FILM CON I RAGAZZI DISABILI: DI INTEGRAZIONE SOCIALE NON C’È NULLA, DOWN USATI COME CLOWN, INSORGE IL WEB
Si è trattato di una battuta al vetriolo per l’effetto paura. Mara Venier mandando a “f…..o”, Paolo Ruffini ha solo reagito male allo scherzo orchestrato da Le Iene. E non potrebbe essere altrimenti, visto che la conduttrice di Domenica In sa bene cosa vuol dire parlare a sproposito in tv.
Quello che nessuno si aspettava, e nemmeno lo stesso Ruffini, è la valanga di critiche piovute sull’attore da parte del popolo web. Mentre da una parte veniva esaltata la Venier con frasi del tipo: <<La Venier che manda a f…..o Ruffini, una di noi>>, dall’altra piovevano pesantissime considerazioni sul celebre artista e il suo lavoro con i ragazzi down.
<<E’ un ipocrita, sfrutta i ragazzi handicappati per farsi pubblicità>>, e poi <<Ora per mettersi in bella mostra, si fa forza su persone deboli>>, e ancora <<Tratta questi ragazzi down come dei clown da circo, ma dove ha messo il cuore?>>.
Insomma un malcontento generale, che evidentemente è stato provocato dal film uscito nelle sale cinematografiche qualche mese fa dal titolo: Up and Down, con tanto di relativo spettacolo teatrale, spacciato da Ruffini come un progetto di integrazione sociale quando, stando ai pareri dei critici, è solo un modo per fare la differenza fra chi è diversamente abile e chi è normo dotato. Di integrazione, dunque, nemmeno l’ombra.
Ecco perché forse gli spettatori del cinema, o dei teatri, o semplicemente chi ha avuto modo di conoscere questo lavoro, se la prende con Paolo Ruffini. Ed ecco perché con estrema sorpresa, e anche un po’ di imbarazzo, la Rai ha dovuto constatare che l’errore umano di Mara Venier per l’epiteto all’attore, al posto di essere stigmatizzato, il pubblico lo ha quasi quasi apprezzato. Come l’avrà presa il comico toscano?
GIANNI LUPO
