NATHALIE CALDONAZZO: GRAZIE ALLA PITTURA HO SUPERATO I TRAUMI DEL PASSATO

By  |  0 Comments

Intervista shock a Nathalie Caldonazzo sul settimanale Nuovo. La showgirl e attrice romana (che è stata sposata con il noto attore Massimo Troisi, scomparso nel 1994) rivela un particolare trascorso della sua vita privata. A quanto pare, la ex diva del Bagaglino, ha subito un periodo terribile per colpa di un padre violento e tanti problemi da risolvere, ora però ha deciso di dedicarsi alla pittura; un modo per cancellare i traumi del passato. In effetti, la creatività spesso può aiutare a pensare ad altro e la bellissima Nathalie pare ci sia riuscita a pieno.

Nathalie Caldonazzo

Avevo la passione per la pittura da tempo, ma lo facevo solo per hobby. Di recente però ho cominciato a dipingere quadri piuttosto violenti che raffiguravano Barbie distrutte. Mi piace l’arte pop, perché con i colori molto accesi ti consente di sconvolgere e portare all’estremo la realtà. Purtroppo questa violenza l’ho subita sulla mia pelle da bambina. Ho subito questo odio da parte di un uomo: era mio padre, una persona violenta, sia con mia madre che con me. Mi ricordo che quando avevo fra i 6 e gli 8 anni, mi trovavo ad assistere a scene terribili. Avevo una reazione tremenda: prendevo le mie bambole e le sbattevo contro il muro per distruggerle. Non potete immaginare il senso di disperazione“.

Nathalie CaldonazzoOra che, per fortuna, tutto è passato, la Caldonazzo è impegnata nella realizzazione di nuove opere. Collaborando con un altro artista, Enrico Dicò. Molti dei quadri sono ispirati alla battaglia contro il femminicidio.

È un tema che conosco e cui tengo molto. Abbiamo fatto un’intera collezione dedicata a questo argomento, con tematiche molto intense. C’è tanfo odio dentro alcuni uomini: deriva dai rapporti malati che hanno avuto con le loro madri e che vengono poi fatti pagare alle compagne. Si tratta di persone irrisolte. Comunque io credo che se se ne parli troppo, sebbene sia diventato la prima causa di morte delle donne”. Confessa la donna al magazine diretto da Riccardo Signoretti.

Ora che il padre non c’è più, Nathalie ha superato quel dolore: “Ad un certo punto non si  può rimanere legati agli sbagli che hanno fatto i genitori e alle loro mancanze. Bisogna perdonare: io ho cercato di vedere mio padre come un essere umano con tante fragilità, sbagliato, ma che ormai appartiene al passato. In questo percorso l’arte è stata terapeutica: mi è servita per sfogare tutta la mia rabbia“.

Nathalie Caldonazzo

Il lavoro non le manca, molto presto vedremo l’affascinante la vedremo in teatro alla Versiliana, protagonista de Il Malato Immaginario di Molière  assieme ad Andrea Buscemi. Sicuramente sarà un successo!

A cura di Armando Sanchez

Spread the love
BOLLICINE VIP