MORENO AMANTINI, PRONTO A TUTTO ANCHE ALL’ ISOLA
MORENO AMANTINI, Radio, tv e teatro. Detesta il dolore in tv, ama l’intrattenimento e si metterebbe volentieri alla prova partecipando all’Isola dei Famosi.
MORENO AMANTINI: Attore, opinionista, speaker radiofonico e presentatore. La visibilità televisiva arriva grazie
al noto talk show di Raidue ‘Al Posto Tuo’ dove resta in veste di opinionista per sei edizioni ma, non tutti sanno che, Moreno muove i suoi primi passi come attore teatrale e di fotoromanzi…
Ebbene si. Fin da bambino ho sempre studiato recitazione e partecipato a diversi spettacoli teatrali. Tutto era però formativo e, se vogliamo, amatoriale. Il primo lavoro fu proprio quello di attore di fotoromanzi per un noto settimanale per teenager.
Il Grande pubblico ha imparato a conoscerti grazie ad ‘Al Posto Tuo’, un fortunato talk show di Raidue condotto da Alda D’Eusanio. Come ci sei arrivato?
Grazie ad un banale provino. Già lavoravo in Rai come attore di telepromozioni. Mi dissero che Alda stava cercando nuovi opinionisti e andai. Mi scelsero lei, l’autore Pasquale Romano e il regista Ermanno Corbella. Sono rimasto fino alla chiusura del programma e nelle successive edizioni condotte da Paola Perego e Lorena Bianchetti. Devo ammettere però che senza Alda il programma perse la sua identità.
Hai presentato diversi programmi tra cui Vippando, che ti ha dato grande popolarità e ti ha consacrato come Re del Gossip.
Questa è una cosa strana perché Vippando tutto era tranne che gossip. Intervistavo personaggi ad eventi mondani. Fu una scommessa perché partimmo sul web e poi alcuni servizi vennero trasmessi all’interno di un programma su Raidue. Un vero successo. Ho intervistato oltre 300 personaggi, tra italiani e stranieri, però non davo scoop.
Sei spesso critico nei confronti della televisione di oggi. Cosa ti piace e cosa ti infastidisce?
Mi piace tutto ciò che è intrattenimento e detesto la spettacolarizzazione del dolore. Oggi in tv manca qualità. I programmi si assomigliano tutti e si sfidano a suon di ascolti. Per non parlare poi di personaggi senza arte né parte che affollano il tubo catodico. Fosse per me eliminerei immediatamente Uomini e Donne. Lo trovo pessimo.
Dei reality cosa ci dici? Se non sbaglio qualche anno fa uscirono notizie di una tua probabile partecipazione all’Isola dei Famosi?
Vero. Ma in realtà si trattò di notizie senza fonte a seguito di una mia intervista in cui dichiaravo che mi sarebbe piaciuto partecipare. Non ho mai avuto contatti con la produzione e nessuno mi ha mai chiamato.
Scusa ma i reality non fanno parte della tv che detesti?
Non tutti. L’Isola ti mette a dura prova. Credo sia come una lunga seduta dallo psicanalista. Tornare alle origini è un ottimo modo per guardarsi dentro e scoprire qualcosa di sé. La farei molto volentieri.
Sei anche un ottimo attore teatrale e lo scorso anno hai ottenuto grande successo insieme a Sandra Milo con ‘Una Fidanzata per Papà’. Ci sono altri spettacoli in programma?
In realtà proprio il 5 novembre torneremo in scena con ‘Una Fidanzata per Papà’ al Teatro Ettore Petrolini di
Ronciglione. È una commedia molto divertente scritta e diretta da Piero Moriconi. In scena siamo io, Angela Melillo, Savino Zaba, Stefano Antonucci, Valentina Paoletti e la Grande Sandra Milo. Lavorare con un’attrice ma soprattutto con una donna del suo calibro è un’esperienza indimenticabile nonché un arricchimento professionale immenso. Poi a Febbraio io insieme ad Angela Melillo, Valentina Paoletti e Andrea Roncato saremo in cartellone a Roma, al Teatro Tirso de Molina, con ‘Lo zio di città’, una commedia sempre scritta e diretta da Piero Moriconi.
Dove trovi il tempo per fare tutte queste cose?
Il tempo si trova se in quello che fai ci credi e soprattutto se ci metti costanza. Alla base di questo mestiere c’è la creatività e la grande passione. Io metto entrambe in tutto quello che faccio.
Attualmente hai anche un programma in radio su RID 96.8 dove parli di gossip e cronaca rosa
Non solo. Diciamo che, insieme a Susanna Vianello, tutti i venerdì dalle 16,00 alle 18,00 in ‘Tutta un’altra storia’, ci piace commentare programmi televisivi e personaggi del mondo dello spettacolo. Tra un’intervista e una battuta regaliamo due ore di leggerezza in previsione del weekend.
C’è qualcosa che ti piacerebbe fare che ancora non hai fatto?
Tantissime. Mi piacerebbe tornare in tv con un programma che parli dei giovani e interamente dedicato a loro. Che li mostri realmente per come sono, senza etichette e senza classificazioni. E poi mi piacerebbe recitare in un film diretto da Ferzan Ozpeteck. Ecco, questo sarebbe proprio il massimo.
Ricapitolando: attore, opinionista e firma di alcune rubriche su riviste nazionali, speaker radiofonico e presentatore. Se dovessi scegliere tra una di queste cose cosa sceglieresti?
Non potrei mai scegliere. Tutte fanno parte di me e del mio percorso artistico. Vorrei solo che in Italia la poliedricità venisse apprezzata un po’ di più. In questo paese si tende a pensare che chi fa troppe cose non ha un’identità ben precisa. Del resto abbiamo sempre meno ‘Sandra e Raimondo’ e troppi ‘tronisti’.
Ti senti di dare un consiglio ad un giovane che volesse intraprendere il lavoro nel mondo dello spettacolo?
Di non iniziare per avere fama e popolarità. Di non farlo solo nella speranza di guadagnare tanti soldi. È il lavoro più precario del mondo. È un lavoro fatto di grandi sacrifici e di tanta passione. Bisogna credere molto in sé stessi e avere un gran carattere perché le delusioni sono tante. Studiare e studiare sempre. Mai sentirsi arrivati. La popolarità la si può raggiungere in un minuto ma non è la costante per avere successo. Un ultimo consiglio che mi sento di dare è di non prendersi troppo sul serio.
Per chiudere: c’è qualcuno che ti senti di ringraziare per come sei oggi?
La mia mamma e il mio papà che non ci sono più ma che sono i miei angeli custodi. Devo tutto a loro e ogni successo è una strizzata d’occhio al cielo.
