MIRKO SCARCELLA E LA GRANDE DEBOLEZZA DEI MASS MEDIA

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MIRKO SCARCELLA, NOME BALZATO AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER I CASI DI FABRIZIO CORONA CON IL QUALE COLLABORAVA, OGGI TORNA ALLA RIBALTA PER UNA FIGURACCIA FATTA A “LE IENE” SU ITALIA 1. MA LA BRUTTA FIGURA L’HANNO FATTA ANCHE I MASS MEDIA CHE DA ANNI PARLAVANO DI LUI

Parto dal presupposto che Mirko Scarcella a modo suo è stato davvero un genio. Dopo il servizio tv de Le Iene (che continuerà nelle prossime puntate) nel quale è emerso il modo “truffaldino” (a detta della trasmissione) con cui l’ex volto popolare dell’affaire Fabrizio Corona si sarebbe venduto a facoltosi e ingenui clienti come il guru di Instagram, come si può negare?

C’è da rabbrividire ad ascoltare le cifre che questi signori hanno sborsato per pagare le prestazioni a Scarcella e alla sua fantomatica società, con il preciso scopo di aumentare la popolarità (i follower per intenderci) dei propri profili… Centinaia di migliaia di euro, per vedere lievitare i numeri dei seguaci e dei commenti.

Ma era tutto un imbroglio, secondo quanto appreso a Le Iene. Scarcella, che si è sempre definito un dogma social, non ha mai collaborato con le sorelle Kardashan, con Donald Trump, e addirittura con Rihanna. Insomma tutte super star internazionali che per la verità di Scarcella non sanno nemmeno l’esistenza. O almeno così emerge del servizio.

Ora. E’ facile sparare sulla croce rossa. Il giovane imprenditore, già finito al centro delle vicende di Fabrizio Corona per essere stato uno dei suoi fedelissimi, è oggi nel mirino di tutti. Ai clienti avrebbe chiesto e ottenuto cifre da capogiro, non per far lievitare con precise strategie tecnologiche il loro traffico su Instagram, ma semplicemente comprando a pacchetti tutti i follower e le loro frasi a effetto sotto a ogni post, da società poco serie combattute dallo stesso social network.

L’ultima parola aspetta a Gianluca Vacchi, visto che Scarcella ha sempre dichiarato di essere stato lui a permettere all’imprenditore dei balletti di divenire un’autentica stella. Ma Vacchi, a quanto si apprende da indiscrezioni, non conferma questa faccenda. E nella prossima puntata de Le Iene, dove si tornerà a parlare di Scarcella, probabilmente lo confermerà.

Ora. Il ragionamento da fare è semplice: possibile che in tutti questi anni nessuno si fosse mai insospettito della sola che Scarcella stava vendendo come pietre preziose? Possibile che una bravissima Iena abbia scoperto quello che giornalisti del calibro di Vittorio Feltri, piuttosto che di Salvo Sottile, o autori di programmi di spessore, aggiungendoci anche redattori che hanno riempito pagine intere di quotidiani autorevolissimi, non sospettavano neppure?

Gli indizi c’erano tutti. Così come li hanno scoperti a Le Iene, poteva essere la stessa cosa per altri illustri penne, o programmi di successo che di solito sono più che scrupolosi nella scelta dei propri ospiti.

E’ tutto destinato a far discutere, sicuramente. Ma ancora una volta chi ne esce con le ossa rotte sono i giornalisti, che hanno perso il loro istinto, che non verificano più le fonti, che troppo spesso legittimano le informazioni solo perché girano sul web (che è una fabbrica legale di fake news), senza più controllare nulla.

Lui potrà uscirne anche male, ma gli va riconosciuta la genialità (quella sì) di aver preso per i fondelli tutti, per anni. Sempre che questa storia venga confermata. Se così fosse è facile pensare che in molti agiranno legalmente nei confronti di Scarcella. Con tanto di pessima figura dei professionisti dell’informazione che mai come in questa occasione hanno dimostrato di essere più dei giornalai che dei giornalisti.

ANDREA IANNUZZI

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