Me Contro Te: ci amiamo ma non ci baciamo!
Luì e Sofì dei Me Contro Te hanno festeggiato 10 anni di fidanzamento e spiegano perché non si baciano in pubblico!
Per lui fu colpo di fulmine. Lei, invece, lo aveva a malapena notato. A unirli… una difficile interrogazione di chimica!
Luigi Calagna e Sofia Scalia, meglio conosciuti come Luì e Sofì del duo Me Contro Te, sono una coppia non solo social ma… più che vera! I due YouTuber, infatti, sono insieme da più di 10 anni. Un anniversario, ma soprattutto un sodalizio sentimentale e professionale, caratterizzato da tanto amore, certo, ma anche da fatture di milioni di euro all’anno. Un anniversario, il loro, festeggiato anche con l’uscita nelle sale del quarto film. Solo il primo, “La Vendetta del Signor S”, nel 2020, La Vendetta del Signor S, aveva incassato nove e milioni e mezzo di euro, superato solo dal successo ai botteghini di Checco Zalone. Insomma, una coppia che funziona, alla grande!
ME CONTRO TE E UN PUBBLICO SPECIALE
Il pubblico dei Me Contro Te sono i bambini, e Luì (30 anni) e Sofì (25) sono instancabili, una vera “macchina”, continuamente impegnati su YouTube ma anche nella realizzazione di merchandisig, film e collaborazioni di tutti i tipi, rimanendo ovviamente in target. Un lavorio continuo che, fortunatamente, non è andato a ledere il rapporto tra i due, anzi, sembra decisamente aver contribuito a rendere la coppia più solida. I due, infatti, durante una recente intervista, hanno dichiarato:«È assurdo, sembra ieri che ci siamo conosciuti. Se sentissi dire da altri nostri coetanei che stanno insieme da 10 anni, resterei con la bocca spalancata per ore».
GALETTA FU LA CHIMICA…
Come si sono conosciuti e Me Contro Te? Luì racconta: «La prima volta, ci siamo visti da suo cugino. Per me, fu colpo di fulmine. Per lei no». Sofì, in effetti, aggiunge: «Non l’avevo proprio notato. Poi, lui ha aperto Facebook apposta per comunicare con me, ma non sapeva usarlo: mi scriveva messaggi privati nella bacheca pubblica, tipo lettere o dediche di canzoni. Lo trovavo sdolcinato, non mi piaceva. Dopodiché, avevo un’interrogazione difficile di chimica e, siccome lui studiava Farmacia, gli ho chiesto aiuto». Lui, con una battuta, aggiunge di essersi presentato come il super eroe della chimica e lei ammette che, in effetti, fu bravo! «Presi nove. Da lì, l’ho conosciuto meglio e ho capito che era giusto per me. E che non era sdolcinato: la sua era solo una strategia. Sbagliata».
HANNO INIZIATO PER GIOCO
Nel 2014 i Me Contro Te decidono di pubblicare il loto primo video. «L’idea – ricorda Sofì – era girare sempre sfide, giochi. Da qui: Me contro Te». Da lì il successo inaspettato! «Dopo quattro mesi – sottolinea Luì – avevamo mille iscritti: ci siamo detti che non avevamo mille conoscenti e che stava succedendo qualcosa». Così la necessità di capire cosa fare. «Ci siamo promessi che, se avessimo raggiunto diecimila iscritti in un anno, avremmo continuato, altrimenti, avremmo smesso: era impegnativo e noi studiavamo», dice Sofì. «Invece, in un anno, ne avevamo trecentomila», chiude Luì.
IN PUBBLICO SONO MOLTO PUDICI
Tutto il resto è storia e, ora, i Me Contro Te, si godono il meritato successo: «Ora abbiamo casa a Milano e, per diversi mesi all’anno, stiamo a Roma per girare i film. – racconta Sofì – Se casa nostra è colorata? All’inizio sì. Ora, abbiamo delle stanze colorate che servono da set e le stanze dove viviamo hanno colori tenui, rilassanti». Luì spiega la loro routine: «Me contro Te è il 99% della nostra vita. La mattina, registriamo il video del giorno. Il pomeriggio lo dedichiamo alla creatività dei video seguenti e a quel megauniverso fatto di musica, libri, film, giocattoli e ora anche App. Dopodiché, cena e poi ci guardiamo un film o una serie, o vediamo gli amici». «Lavoriamo sempre – aggiunge lei – ma non è un peso. Ci scherziamo su: è come dedicarsi di continuo a un hobby». Ma ora veniamo al mistero… perché nonostante i due siano super fidanzatissimi non si lasciano mai andare a neanche un bacio? La risposta è semplice e più che rispettabile: «È nella nostra natura: in pubblico, siamo pudichi».
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A cura di Laura Farnesi
Una vita piena di bollicine a tutti