MAURO VILLATA: “SONO DIVENTATO COMICO PER CASO”

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Intervista a Mauro Villata 

Sulla sua carriera televisiva ha un passato molto breve e l’anno prossimo compirà mezzo secolo. Prima dello spettacolo faceva l’imprenditore e si occupava di attività di vario genere. Sei anni fa, però, la svolta: da titolare a comico. Signore e signori: Mauro Villata. La domanda sorge spontanea, come quella fatta da Selvaggia Luccarelli a Villata durante il programma in onda su LA7 “Eccezionale Veramente”. Una giuria composta dalla giornalista, Diego Abatantuono e Paolo Ruffini. Tutti e tre non ci hanno pensato su due volte a confermare la parodia del comico di Torino.

Mauro Villata

Come hai cominciato a fare il comico?

Tutto è iniziato nel 2010, quando sono andato in un laboratorio,”certo non uno qualunque ma il CAB 41 di Torino, uno dei più famosi cabaret d’Italia, “e quel giorno ho capito che mi sarebbe piaciuto fare show ma, ahimè, avevo soltanto un costume da supereroe”, spiega sorridente Mauro Una combinazione di eventi”.

Come la definisci spesso, la combinazione di eventi e incontri con autori, ti ha portato dritto dritto nel programma di Colorado, solo due anni dopo la prima sfida al locale di spettacolo torinese. Quando hai realizzato che avresti potuto lasciare il tuo lavoro e fare esclusivamente il comico?

E’ stato un giorno come un altro, in cui Cristiano Fantechi, autore del programma Colorado è venuto ad assistere i PanPers, duo comico composto da Andrea Pisani e Luca Peracino e una volta che mi ha visto sul palco ha pensato “potresti funzionare!”.

Mauro Villata

Inizialmente gli autori non erano così convinti di poter intrattanere il pubblico con uno sketch comico in cui l’attore si dimentica il proprio nome (come dagli esordi di Villata in Colorado), eppure fu proprio quell’interpretazione semplice e buffa a confermarlo nel gruppo.

Inizialmente che rapporto avevi con il palco e il pubblico?

Ci credi che sin dall’inizio non ho li ho mai patiti? E secondo me una risposta c’è: io a differenza di molti altri comici che approdavano al mondo dello spettacolo in quanto ci credevano davvero, per me è cominciato tutto e unicamente per scherzo. Altro motivo per cui mi contraddistinguo è il non volere scrivere: imparo tutto a memoria e piuttosto che segnarmi le battute, disegno o faccio schizzi, detesto dovermeli scrivere. Proprio settimana scorsa, poco prima di andare a dormire, ho pensato a un nuovo progetto di cui ora non posso parlare ma che a settembre probabilmente diventerà qualcosa di grande”.

Mauro Villata

A proposito di disegni e grafica, tu che hai studiato all’Accademia Belle Arti di Torino, raccontaci un episodio di beneficenza diretta che sostieni in prima persona.

Tra le moltissime e fantomatiche realtà di Onlus che ho conosciuto, posso parlarne di una in particolare, quale Associazione SKO Arianna Amore di Novara, con cui mi capita di collaborare a scopo benefico. La realtà locale, in ogni sua occasione, devolve l’intero incasso alla ricerca sulla leucemia infantile. Fare del bene appaga sempre e per questo ti racconto un episodio unico e toccante che riguarda la storia di bambina della Tanzania. Aveva bisogno del trapianto all’occhio e così, in collaborazione con l’Associazione Sul sentiero di Yanga, sono riusciuto a ricavare 1240€ da devolvere all’operazione che ne richiedeva 1200. Questo gesto è stato reso possibile grazie all’idea di realizzare “santini” dal mio personaggio Don Elio, acquistati con offerta libera al mio show di Genova. E’ stato molto gratificante perchè indipendentemente dal credo e dal colore per cui si fa un atto di benevolenza, far del bene è qualcosa di bello”.

Innovativo e imprenditore di te stesso, anche con il personaggio che interpreti e sta facendo tour in giro per l’Italia. Chi è Don Elio?

Mauro VillataDon Elio e il suo motto W la fede sono nati quest’anno e devo dire che insieme a Giampiero Perone siamo una coppia vincente! Contemporaneamente a Don Elio, interpreto sei personaggi: la perpetua, il paralitico, il finto invalido, il boiscout, la Suor Domuta e Papa Papocchione I, che con Perone nelle vesti di Don Perignone ne vedrete delle belle! A ottobre, date da definirsi, debutterò con la prima teatrale di Don Elio, mentre da 3 al 6 novembre con la Santa Coppia, insieme a Giampiero Perone, Christian Messina, Francesco Damiano e Margherita Fumero, saremo al Teatro Gioiello a Torino”.

Don Elio, dopo la tappa a Genova dove ha portato magliette con su “Sempre gli è lodato… e sempre se l’è preso” e i santini a rigor di fede, entrambe sue idee, farà tappa nei tre sabati di giugno e il primo di luglio, al grandissimo Parco Dora a Torino, in Corso Umbria.

A ottobre inizierai la nuova stagione di Colorado. Pensi di continuare con lo stesso copione che “dà schiaffi?

No, anzi, mi piacerebbe stravolgere il personaggio con nuove invenzioni… staremo a vedere cosa mi darà in serbo l’estate da pensare! Per il momento vi do appuntamento ogni mercoledì al CAB 41 dove tutti noi comici siamo lì sul palco a far divertire il pubblico”.

Un uomo che sei anni fa ha stravolto la sua vita per calarsi nei panni di comico e … gli riesce molto bene!

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