Mastoplastica additiva “ibrida”: quando il grasso è alleato delle donne

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Il Dottor Carmine Mele, Chirurgo Plastico di Napoli, ci parla della Mastoplastica Additiva Ibrida.

Un intervento che combina due metodiche differenti: la mastoplastica additiva ed il Lipofilling.

dottor mele mastoplastica additiva ibridaLa donna, sin dall’antichità, è sempre stata raffigurata evidenziandone le linee sinuose del corpo, in quanto considerate le principali parti distintive del sesso femminile. Ne è testimone la statua preistorica raffigurante la “Grande Madre”, nota anche come Venere di Willendorf. Dove la femminilità viene rappresentata accentuandone le curve delle mammelle, del ventre e dei glutei.

Ma è solo dalla Grecia classica che armonia e proporzioni diventano caratteristiche peculiari delle forme femminili. Con il diffondersi della religione Cristiana, si impose l’obbligo di non rappresentare in maniera esplicita la figura femminile. Introducendo l’utilizzo nell’arte figurata di grosse vesti coprenti.

È solo dal XIX secolo che viene sdoganata la figura della donna come catalizzatrice di emozioni dalle più diverse, dall’amore all’odio, dal premio al castigo.  

È indubbio che il seno rappresenti l’elemento distintivo e l’emblema della figura femminile nel suo insieme. Ispiratore di un ancestrale sentimento materno ma allo stesso tempo di smisurata sensualità. È l’elemento del corpo femminile che può essere sottoposto a censura oppure a esibizione. Può essere nascosto o mostrato senza pudore, ma al di là delle concezioni personali o sociali sull’estetica, che cambiano a seconda dei vari momenti storici. La cosa più importante che una donna può arrivare a percepire è che il seno sia qualcosa che appartiene a lei prima che agli altri o alle concezioni che gli altri ne possono avere.

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Per questo motivo il seno, prima di essere qualcosa da usare per piacere all’altro, deve esser un piacere per se stesse. Perché non è un vestito da mostrare o esibire, ma è qualcosa con cui sentirsi bene. Infatti, così come il corpo non è separato dalla psiche, il seno non è un elemento esterno rispetto al sé. Ma parte fondante del proprio essere femminile in tutta la sua complessità. Le cui molteplici sfaccettature vanno dall’aspetto materno, spesso associato a un seno prorompente, all’aspetto più erotico. Dove l’armonia delle forme è tanto più sensuale quanto più la donna si sente a proprio agio e consapevole delle sue intrinseche particolarità e unicità. 

dottor mele mastoplastica additiva ibrida

Sulla base di queste premesse, si capisce come ogni atto medico nell’ambito della chirurgia della mammella, che sia esso con finalità clinico-patologiche o puramente estetiche, non debba avere come unico scopo quello di agire sulle fattezze del seno in quanto tale, bensì ha il dovere di considerare l’importanza che ha quest’organo sulla silhouette e soprattutto sull’aspetto psicologico di ogni paziente.

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Proprio alla luce di tutto ciò e per ottemperare all’esigenza di ottenere un seno il più possibilmente conforme alle fattezze naturali, abbiamo pensato di coadiuvare la tecnica di mastoplastica additiva con il trapianto di grasso autologo, al fine di migliorare la simmetria delle mammelle ed ottenere un seno esteticamente conforme all’ideale comune di naturalezza: la Mastoplastica Additiva Ibrida

Tecnicamente questo intervento è la risultante della combinazione di due metodiche differenti, la mastoplastica additiva, appunto, ed il Lipofilling, ossia il prelievo di tessuto adiposo da aree donatrici per essere inettato, dopo un apposito trattamento, in regione mammaria.

Il risultato, oltre ad essere esteticamente rivoluzionario nella chirurgia mammaria, permettendo un ulteriore rimodellamento del seno oltre all’aumento volumetrico indotto dall’introduzione di protesi, consente di rimodellare anche altri distretti corporei come addome, glutei, cosce o ginocchia andando a trattare quelle adiposità localizzate resistenti a dieta ed esercizio fisico. Inoltre, nell’ambito del tessuto adiposo stesso, sono presenti anche cellule staminali e fattori di crescita che vanno a migliorare non solo l’aspetto volumetrico, ma anche qualitativo dell’intervento proteggendo la paziente da complicanze sgradevoli come la contrattura capsulare. 

Essendo un intervento “ultra-specialistico” è sempre buona norma rivolgersi a Chirurghi Plastici qualificati ed esperti. Perché, pur essendo un intervento entusiasmante dal punto di vista del risultato, come tutte le chirurgie non è scevro da rischi e pericoli, limitati o ridotti ai minimi termini da mani sicure e padrone della tecnica.

A cura della redazione

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