MASSIMO GILETTI DIFENDE CORONA: “È COLPA DEL SISTEMA CHE LO USA”

FABRIZIO CORONA DI NUOVO IN CARCERE, ECCO COSA PENSA MASSIMO GILETTI

È andata in onda ieri 31 marzo una nuova puntata di Non è l’Arena, programma condotto da Massimo Giletti su La7. Il noto conduttore ci ha tenuto a dire la sua in merito al ritorno in carcere di Fabrizio Corona.

Giletti in merito a ciò che è successo all’Isola dei famosi tra Corona e Riccardo Fogli ha detto: “Non sapete quanto mi sono arrabbiato con lui“. Per poi aggiungere: “È colpa del sistema che lo usa. E’ un’accusa che facciamo anche a noi, al sistema che lo usa e non lo protegge. Poteva dire di no, certo, io gli ho contestato questo. Ma quella pagina si poteva evitare, era registrata“.

Massimo Giletti pensa che gli autori del reality e la conduttrice non avrebbero dovuto mandare il video dell’ex re dei paparazzi a Fogli, dal momento che Corona aveva usato parole dure nei suoi confronti. In merito a ciò ha detto: “Ma che scherziamo? Un autore lo vede quello che manda in onda, un conduttore lo vede, lo sai, sapendo anche le conseguenze nell’usare Corona in quel modo. Ci vuole la responsabilità del sistema“.

Fabrizio Corona è tornato in carcere per aver violato più volete le regole che gli erano state imposte dal tribunale di sorveglianza. Tra le violazioni vengono considerate anche alcune sue ospitate televisive, tra queste anche quelle fatte a Non è l’Arena.

Massimo Giletti ci ha tenuto a precisare che nella sua trasmissione l’ex paparazzo ha ricoperto un ruolo diverso e positivo rispetto alle altre ospitate. Lui stesso ha spiegato: “C’è modo e modo di usare la tv. Il giudice del tribunale di sorveglianza ha affermato che i pezzi che abbiamo fatto noi a Rogoredo sono importanti perché hanno una finalizzazione di quella che può essere una sua attività futura.”

Il conduttore ha poi concluso dicendo: “Lasciamo perdere tutte le schifezze di certi programmi che chiamo lavanderia industriale. Ormai va di moda che uno va lì e si racconta corna, contro corna, qualsiasi roba e tutti ascoltiamo“.

A cura di Sara Fonte

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