LUCA ROSSETTO, PARLA L’EX NAUFRAGO

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LUCA ROSSETTO D.Battaglia L.Rossetto e S.VenturaA poche ore dalla quarta puntata de “L’isola dei famosi” incontriamo Luca Rossetto, ex naufrago secondo classificato del gruppo dei “non famosi” nell’edizione del 2010.
L’Ingegnere edile Piemontese racconta la sua esperienza sull’isola e ci da la sua opinione sul reality di cui si sta tanto discutendo.

Com’e’ stata la tua esperienza sull’isola? 

“E’ stata un’esperienza bella ed inaspettata che ricordo con molto piacere. L’unica cosa di cui sono amareggiato e’ la poca considerazione che ti riservano una volta uscito dal reality. Quando si chiude il sipario in pochi si ricordano di te.

Ti faccio un esempio; lo scorso anno avevo il forte desiderio di partecipare al reality Pechino Express ma ai provini il fatto che fossi un ex isolano non mi ha aiutato minimamente.”

In che misura e’ cambiata la tua vita dopo l’esperienza in tv?
“Sono tornato al mio vecchio lavoro di ingegnere senza montarmi la testa. Non ti nascondo che se fossero arrivate nuove proposte non mi sarebbe dispiaciuto portarle avanti in parallelo ma così non è stato e sono rimasto quello di sempre.”

Cosa ne pensi della nuova edizione dell’isola?
“Penso che il fatto che siano stati scelti concorrenti poco noti al grande pubblico nasconda l’intento di rilanciarli nel mondo dello spettacolo. Le dinamiche di gruppo sono le sempre le stesse; si litiga per il cibo, per non aver molto spirito di gruppo e per le nomination.”

Chi avresti visto bene all’interno dell’isola?
” Come concorrente non saprei, una cosa su cui non sono d’accordo e’ stata la scelta degli opinionisti, senza nulla togliere a Mara Venier e Alfonso Signorini. Ci voleva qualcuno che l’ isola l’avesse vissuta per davvero e ne capisse le varie dinamiche.
Chi pensi possa essere il prossimo vincitore?
“Secondo me sono molto gettonati Rocco Siffredi, ma bisogna vedere se stancherà il pubblico con i suoi continui doppi sensi. Le Donatelle sono delle ragazze molto in gamba e possono avere delle buone chance.”
Perché secondo te sei stato il non famoso ad arrivare più avanti di tutti?
“Perché ho sempre cercato di esser me stesso e sono stato premiato. Solo verso la fine ho anch’io “giocato”, ma è normale che si tenti il tutto per tutto quando si è vicini al traguardo.”
Il timido ingegnerie conclude le sue riflessioni con l’augurio che in futuro sia dato più spazio anche agli ex partecipati e che non vadano a finire nel dimenticatoio com’è stato fino ad ora.

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