Luca Daffrè parla dell’esperienza vissuta all’Isola dei famosi e svela cosa ha cercato di nascondere

Isola, dopo il reality Luca Daffè si svela, cosa ha detto l’ex naufrago

Luca Daffrè ha partecipato all’ultima edizione dell’Isola dei famosi, reality condotto da Ilary Blasi su Canale 5. All’inizio in molti pensavano che non sarebbe durato a lungo il suo percorso, con il tempo però si è fatto conoscere meglio e apprezzare dai telespettatori arrivando fino alla fine, si è infatti classificato secondo.

A poche settimane dal suo ritorno in Italia l’ex naufrago si è lasciato sfuggire alcune rivelazioni in un’intervista concessa a Diva e Donna. In merito all’esperienza vissuta in Honduras ha detto: “Quando sono entrato volevo apparire forte, sicuro di me, volevo nascondere le mie insicurezze. Ho cercato di nasconderlo, sì questo mio lato. Ho capito di sbagliare. E allora ho fatto cadere la maschera e ho fatto emergere la mia parte emotiva.”

Daffrè ha continuato dicendo: “A parte aver nascosto una parte di me. Questa esperienza mi ha fatto capire tante cose. Ho capito che devo dedicarmi di più a mia mamma, ho compreso quanto sia importante per me trascorrere tanto tempo con lei”.

Luca Daffrè

Intervistato da Superguida tv Luca Daffrè ha invece parlato dei momenti più difficili vissuti all’Isola dei famosi. Queste le sue parole: “Momenti difficili non ne ho avuti molti. Non ho avuto delle discussioni esagerate. Le prime settimane sono state quelle più dure perché fai fatica ad abituarti a quella condizione di fame. Ricordo i crampi dalla fame di notte.”

E ancora: “Il confort del bagno che non hai, forse è quella la cosa che più mi è mancata: il bagno, fare una doccia con acqua e bagnoschiuma, quando sono uscito ho fatto otto docce di seguito. Quando si va all’isola si pensa solo alla fame e non agli altri confort che ti mancheranno.”

Luca Daffrè ha poi concluso dicendo: “Quando sei li non vedi l’ora di uscire, poi quando vai via ti manca l’isola. Le persone che più mi sono mancate sono la mia famiglia e i miei amici.”

A cura di Sara Fonte

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