Lifting non chirurgico radiofrequenza: I consigli di Giacomo Urtis

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I consigli di Giacomo Urtis: Lifting non chirurgico radiofrequenza

Che cos’è il lifting non chirurgico radiofrequenza?

Il lifting non chirurgico radiofrequenza è un trattamento medico che consiste in microiniezioni sottocutanee e intradermiche di anidride carbonica medicale, effettuate grazie ad un ago minuscolo inserito su un tubo sterile usa e getta, che a sua volta è collegato ad un dispositivo elettromedicale in grado di garantire l’erogazione controllata, sterile e personalizzata di anidride carbonica.

L’anidride carbonica è atossica ed è compatibile con l’organismo umano, che la produce costantemente e la elimina naturalmente per via polmonare. Così iniettata, l’anidride carbonica ha molti effetti benefici:

  • sul microcircolo, perché riapre per effetto meccanico i capillari chiusi, riattivando quelli malfunzionanti. Inoltre, aumenta la quantità di ossigeno nei tessuti trattati;
  • sul tessuto adiposo, perché per un effetto che si chiama lipoclasico rompe le membrane degli adipociti e riduce gli accumuli di grasso;
  • sulla pelle, perché la migliore ossigenazione dei nei tessuti migliora l’elasticità cutanea, induce un graduale processo di ringiovanimento.

A COSA SERVE IL LIFTING NON CHIRURGICO RADIOFREQUENZA?

È un trattamento medico che, da solo o in abbinamento ad altre tecnologie, può dare risultati molto soddisfacenti nel trattamento di:

  • Celluilite (Panniculopatia edemato-fibro-sclerotica), perché agisce sia sul microcircolo e sia adipociti, miglioramento notevolmente gli inestetismi cutanei.
  • Adiposità localizzate: perché contribuisce a ridurre il volume degli adipociti
  • Ringiovanimento cutaneo: l’aumento della circolazione locale migliora l’idratazione e il tono della pelle
  • Trattamento dell’alopecia: contrasta la caduta dei capelli ossigenando il cuoio capelluto

Infine il lifting non chirurgico radiofrequenza può essere utilizzato prima di un intervento di liposcultura nella versione smartlipo: grazie a questa terapia si può ottenere risultato finale decisamente migliore, oltre alla diminuzione dei tempi di recupero post-intervento.

QUANTE SEDUTE SERVONO?

Il numero di sedute varia da paziente a paziente in relazione al tipo ed alla gravità dell’inestetismo da trattare. In ogni caso, risultati apprezzabili si possono osservare solo dopo un ciclo minimo di 10 sedute, da effettuare a cadenza settimanale.

Giacomo Urtis

A cura di Sara Fonte

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