L’EXPO 2015 HA PRESO IL VIA
L’EXPO 2015 HA PRESO IL VIA
Poteva essere una bellissima festa, ma il tempo, e la guerriglia urbana, l’hanno parzialmente rovinata. L’Expo 2015 ha preso il via ufficialmente ieri, accogliendo nel suo primo giorno di apertura 200 mila persone. Un mondo colorato, ricco di cultura, linguaggi, usi e costumi di molti Paesi, oltre 140, che vi partecipano. L’Ad di Expo 2015, Giuseppe Sala, ha ragione: Milano ce l’ha fatta. E’ riuscita a portarsi a casa un’inaugurazione stellare, con tutti i Padiglioni ultimati, con eventi degni di un appuntamento internazionale. Il concertone in piazza Duomo, condotto da Paolo Bonolis e Antonella Clerici (che si sopportano appena, e non hanno fatto nulla per nasconderlo), e con guest star; la serata dedicata a Puccini alla Scala, che ha celebrato in tono mondano l’Expo, a differenza della sua cerimonia di apertura nell’Opening Theatre costruito all’interno dell’Area a Rho, concepita in modo sobrio. Le premesse c’erano tutte perché queste due giornate di festa rimanessero negli annali dell’Expo come esemplari, e invece a rovinare tutto ci si sono messi il tempo (ha piovuto quasi tutto il giorno) e le contestazioni dei No Expo finite in tragedia. Mentre a Rho i visitatori si imbattevano negli stand colorati e tecnologici dell’Esposizione, in via Carducci (accanto alla stazione di Cadorna) diverse centinai di teppisti mettevano a ferro e fuoco una delle zone più belle di Milano. Auto bruciate, vetrine infrante e muri imbrattati: una brutta pagina che il mondo ha osservato, e che il capoluogo lombardo, e i suoi abitanti, hanno subito. Tornando a Expo, la sensazione è che il tema della nutrizione non sia il solo vero motivo per viversi la magica atmosfera che si respira. Poiché l’intreccio delle diverse culture, l’incontro di mondi che da sempre sono ostili e distanti per storia e tradizione, le diversità che si sposano sotto un unico tetto è una meravigliosa occasione per poter conoscere e scoprire stili di vita diversi e viverli. La fame nel mondo, e la possibile scarsità di risorse idriche e alimentari che minaccia di abbattersi sulla popolazione mondiale già dal 2030 sono sicuramente i punti cardine di Expo. Il semestre potrebbe partorire non solo idee per evitare questo possibile dramma, ma educare a un alimentazione controllata, senza sprechi e nel rispetto dell’ambiente. Ma uno sguardo anche a come i Paesi stranieri, e principalmente quelli arabi, mediorientali e asiatici vivono la loro realtà stilistica e culinaria è da considerarsi interessante. Perché solo il confronto fra i popoli è il metodo per combattere ogni tipo di male, anche quello del cibo.
a cura di Andrea Ianuzzi