LEONARDO D’ERASMO: L’AVVOCATO DEL PICCOLO SEBASTIAN DIVIDE L’ITALIA

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LEONARDO D’ERASMO È GIÀ UNA STELLA. DA DUE SETTIMANE È OSPITE A “LIVE – NON È LA D’URSO”, E IN MOLTI LO CONSIDERANO UN SEX SYMBOL, ALTRI, A COMINCIARE DAI SUOI COLLEGHI, DICONO CHE È UN PO’ ESIBIZIONISTA. MA ESISTE ANCORA L’OBBLIGO DELL’ETICHETTA?

In qualche caso la bellezza può essere un limite? C’è conflittualità tra bravura e capacità? Per rispondere a questi interrogativi, abbiamo analizzato il caso di Leonardo D’Erasmo, avvocato penalista romano, balzato di recente agli onori delle cronache tv per le sue partecipazioni a Live, il programma serale di Barbara D’Urso su Canale 5, in qualità di difensore del piccolo “Sebastian“, il bimbo sfruttato dal trio Prati-Michelazzo-Perriccolo nell’affaire Mark Caltagirone.

D’Erasmo è il legale della famiglia di questo bambino, che non si chiama ovviamente Sebastian, e che si scopre, giorno dopo giorno, come le tre Pamele lo abbiamo soggiogato e usato a loro piacimento per una storia, quella del Prati-Gate, che è ormai un caso di cronaca nera.

Ma il pubblico televisivo ha notato nell’avvocato non solo una grande capacità di espressione e una disinvoltura disarmante davanti alle telecamere, ma anche una evidente bellezza che ha scatenato le fantasia di molte telespettatrici. E non solo.

<<Voglio commettere un reato per farmi difendere dall’avvocato D’Erasmo>>, e ancora <<Ho deciso di cambiare marito, voglio un avvocato come quello>>: sono solo alcune frasi che si divulgano sul web e che denotarono, diciamo, il fascino dell’uomo.

Il suo profilo Instagram, per esempio, è anche ricco di foto in cui si nota il suo fisico palestrato. Immagini che normalmente, ma per una sottocultura generale, da un avvocato non ti aspetti. Tuttavia esiste anche chi non lo sostiene. Molti utenti infatti lo considerano un belloccio, ma sottoscrivono che preferiscono professionisti meno appariscenti.

E allora noi di Bollicine Vip abbiamo interpellato l’avvocato penalista Mauro Sgotto, torinese, esperto in cause criminali di massimo rischio, per nulla avvezzo al piccolo schermo.

Avvocato Sgotto, lei conosce il suo collega romano Leonardo D’Erasmo?

No, mai sentito. Ma io sono a Torino, se ci conoscessimo tutti sarebbe un miracolo.

Ma non l’ha neppure visto in Tv, da Barbara D’Urso?

Mi sono documentato dopo che voi mi avete contattato per questa intervista. Ho chiaro il suo profilo.

Ecco ma secondo lei, ci può essere un vantaggio ad essere molto affascinanti come D’Erasmo anche fra gli avvocati?

Io non discuto la sua bravura, non lo conosco. Però io sono già uno che non andrei in tv da Barbara D’Urso, per un caso del genere. Poi ogni avvocato fa le sue scelte.

Ma un avvocato bello, con un gran fisico, può essere giudicato meno bravo rispetto ad altri colleghi meno affascinanti di lui?

Non è la bellezza ma la preparazione e l’esperienza a fare un bravo avvocato.

Nel 2019 ha ancora senso una certa etichetta nell’avvocatura?

Nel 2019 un avvocato deve ancora e sempre di più esercitare la professione con correttezza e lealtà ed applicare tali principi e doveri anche al di fuori della stretta attività forense.

E di Carlo Taormina, che si è rifiutato di difendere Pamela Prati, che pensa?

Carlo Taormina? Un grande avvocato, e se ha deciso di non difendere Pamela Prati è perchè ha capito che si tratta di una causa persa in partenza.

ANDREA IANNUZZI

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