La cura di un bel sorriso, secondo il prof. Stefano Scavia

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La cura di un bel sorriso, secondo il prof. Stefano Scavia

L’attenzione nella cura della propria persona e dell’aspetto estetico, sono concetti ormai profondamente radicati nella cultura della società moderna.

Uno degli aspetti a cui si sta dando più attenzione in questi ultimi anni è indubbiamente la cura del proprio sorriso.

La cura di un bel sorriso, secondo il prof. Stefano Scavia Bollicine vip

La cura di un bel sorriso, secondo il prof. Stefano Scavia

In quest’ottica una delle tendenze più attuali del momento sembra quella di farsi applicare delle ricoperture estetiche alla superficie dentale. Comunemente chiamate faccette, anche se a volte si esagera, lo vediamo soprattutto su alcuni VIP decisamente troppo finti.

Ovviamente, non amando sottolineare trattamenti malriusciti preferiamo valutare l’aspetto positivo del trattamento. È in quest’ottica che interpelliamo il prof. Stefano Scavia, chiedendogli di fare qualche esempio di alcuni dei trattamenti estetici del sorriso meglio riusciti.

Nell’epoca dei social, molti chiedono di avere il sorriso uguale a qualche vip.

“La nostra filosofia di lavoro si fonda sul principio del biomimetismo, ossia il costante impegno nel riprodurre le caratteristiche naturali fisiche ed estetiche dei denti”-dice il Professor Scavia-“personalmente ritengo che sia in assoluto uno degli elementi chiave per realizzare un sorriso impeccabile.

Non è raro che i pazienti mi propongano dei sorrisi famosi come riferimento per i trattamenti estetici più avanzati, i migliori ritengo siano quelli in cui naturalezza e giochi di trasparenze e traslucenze rappresentino le caratteristiche principali. Prendiamo come esempio l’attore Jason Momoa, ha un sorriso perfettamente allineato e sbiancato ma il mantenimento delle piccole irregolarità di colore e di forma lo rendono più naturale ed in perfetta armonia con il viso dell’attore. Un altro sorriso che trovo molto bello è quello di Tiziano Ferro, indubbiamente bianco ma con un corretto mantenimento della traslucenza e delle forme naturali. Victoria Beckham, ex Spice Girl e moglie del famoso ex calciatore, ha un sorriso che è stato a lungo trattato e curato, il risultato è indubbiamente di alto livello, denti chiari e allineati con un ottimo mantenimento delle proporzioni e un’accurata gestione e ricostruzione dei tessuti gengivali. Un altro caso ben gestito è quello della fotomodella Gisele Bundchen: un percorso terapeutico odontoiatrico decisamente complesso, gestito correttamente in maniera addittiva e non invasiva è un ottimo esempio di odontoiatria ricostruttiva di nuova generazione. Un sorriso anche molto danneggiato infatti può essere gestito ricostruendo armoniosamente le forme, rialzando la masticazione e ripristinando una corretta occlusione e funzione masticatoria senza sacrificare ulteriore tessuto dentale ed ottenendo un risultato eccellente anche sotto l’aspetto estetico”.

Oggi le tecnologie sono alquanto evolute. Si può rilevare digitalmente il colore dei denti o simulare attraverso software 3D il risultato finale del trattamento estetico con faccette dentali.

Il paziente è attivamente coinvolto in questo processo perché vede il suo viso riprodotto in 3D ad altissima risoluzione e con l’aiuto del medico e dell’odontotecnico può simulare direttamente sul software la morfologia estetica dentale fino a trovare quella desiderata, seguendo personalmente step by step la pianificazione digitale del nuovo sorriso.

“Nel nostro centro la rilevazione del colore di partenza viene calcolata attraverso uno strumento tecnologico chiamato spettrofotometro; il suo utilizzo consente, attraverso un “semplice scatto fotografico” di avere la mappatura completa di tutte le tonalità di colore e di rilevare i differenti livelli di trasparenza e traslucenza caratteristici di ogni singolo dente. Questo passaggio è fondamentale per ottenere un risultato finale eccellente, trovando la perfetta combinazione e l’equilibrio fra le caratteristiche estetiche del dente naturale, quelle della faccetta e dei materiali con cui essi vengono uniti, che possono essere modificati per influire sul risultato finale”.

Dopo una prima visita in cui viene controllato lo stato di salute generale dei denti del paziente, la fonazione e l’occlusione, viene rilevato digitalmente il colore di partenza e valutata la forma e le simmetrie di denti e viso.

“Il sorriso viene poi riprodotto in 3D su monitor 4k ed attraverso sofisticati software il paziente può scegliere insieme al medico ogni dettaglio estetico e funzionale: il colore, la gradazione del bianco, le trasparenze e traslucenze. Può anche decidere se cambiare le lunghezze, le forme, riallineare i denti, rimettere elementi mancanti, ricostruirne altri o ancora cambiare la masticazione e ricostruire o modificare la forma dei tessuti gengivali.

Nei casi in cui il ripristino del nuovo sorriso sia anche funzionale si effettuano propedeuticamente le cure per riportare il paziente allo stato di salute e ad una funzione ottimale. La gestione della componente estetica prevede la preparazione totalmente non invasiva della superficie dei denti da trattare, ripristinando ove necessario ciò che è andato perso o compromesso, senza rimuovere ulteriore tessuto, segue poi la scansione digitale della bocca.

Così facendo si può visualizzare l’anatomia del cavo orale insieme al paziente ed in base alle richieste estetiche viene realizzata la fase di elaborazione digitale del nuovo sorriso. In seguito attraverso fresatori a controllo numerico e stampanti 3D di ultima generazione viene realizzata la porzione più resistente della ricostruzione, come fosse il “telaio”.

Successivamente un tecnico particolarmente esperto e specializzato aggiunge gli strati più superficiali, la “carrozzeria”, in quanto anche le tecnologie più performanti non possono ancora prescindere dal tocco artistico dell’essere umano per un risultato assolutamente perfetto, il tutto in pochi decimi di millimetro di spessore.

L’ultimo step prevede la cementazione definitiva totalmente indolore, la rifinitura e la lucidatura.

Il bianco è sempre sinonimo di salute dei propri denti?

“Quello che talvolta i pazienti perdono di vista è proprio la salute dei propri denti, in un mondo dove ormai sembra contare solo l’apparenza, dove tutto deve essere per forza rapido, “smart”, la tendenza è quella di anteporre i trattamenti estetici a quelli terapeutici.

Quello che cerco sempre di spiegare ai miei pazienti è che un sorriso bello e sano è frutto di una precisa integrazione tra estetica e salute, in cui la prima non può prescindere dalla seconda, nel rispetto dei delicati equilibri dell’intero organismo.

La nostra filosofia clinica non mira a rimuovere o nascondere ciò che non è bello, ma a riportare in salute ciò che è malato, a riscostruire ciò che è andato perso e a riabilitare ciò che la natura ci ha donato, facendo questo l’aspetto estetico ne beneficerà di conseguenza.

A cura della Redazione.

Una vita piena di bollicine a Tutti!

 

 

 

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