Kledi Kadiu e Charlotte Lazzari svelano una cosa non facile da condividere.

Sperano però di essere d’aiuto a tanti genitori che, come loro, stanno affrontando un percorso difficile al fianco dei loro figli.

Kledi Kadiu si racconta spesso sui social. Ai follower mostra la sua felicità ma, attendendo il momento giusto, ha deciso di raccontare anche le ombre della sua esistenza. In accordo con la moglie Charlotte, dunque, han deciso di raccontare un pezzo della loro storia più intima. Lo fa nella speranza che questa condivisione possa essere d’esempio alle mamme e i papà che stanno percorrendo un viaggio simile al loro. Un percorso non facile visto che riguarda la salute del loro secondogenito…

UN CALVARIO CHE LI HA MESSI A DURA PROVA

Kledi e Charlotte hanno atteso il momento giusto per condividere la loro esperienza per salvaguardare in primis i loro figli e la loro energia. Ora, però, i tempi sono maturi. A 13 giorni dal parto – confida il ballerino albanese – Gabriel ha manifestato febbre e forti convulsioni. Tutte espressione di una diagnosi piuttosto complessa: meningo-encefalite. «L’inizio di un calvario – afferma l’artista – che ci ha davvero messi a dura prova». 

GABRIEL HA REAGITO COME UN EROE

Gabriel – continua Kledi – è sopravvissuto e, dopo aver riaperto gli occhi, passo dopo passo e con l’audacia di un eroe ha messo in campo tutta la sua forza. Tutta la sua energia per riappropriarsi di ciò che questo brutto imprevisto gli ha tolto. Dopo oltre un mese e mezzo di ricovero in terapia intensiva e tanti, tantissimi esami sono poi tornati a casa. Un rientro accompagnato da una consapevolezza: che il percorso di ripresa sarebbe stato lungo e impegnativo. 

NON VOGLIONO NASCONDERSI DIETRO LE PAROLE

Kadiu e la Lazzari, dunque, hanno intrapreso subito un percorso di riabilitazione precoce. Cosa che ha permesso loro di capire fino in fondo come aiutare il figlio al meglio, attraverso il gioco e la stimolazione finalizzata. Loro non vogliono nascondersi dietro alle parole fingendo che sia tutto semplice. Credono però immensamente nella neuro plasticità, nella sconfinata forza di volontà del loro piccolo guerriero, nella costanza e nell’ amore come miglior stimolo all’apprendimento. Per questo hanno deciso di condividere la loro storia. 

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PUÒ ESSERE DIFFICILE TROVARE LA FORZA

Quando succedono cose del genere – conclude – si tocca il fondo e può essere difficile trovare la forza per tornare in superficie. La differenza possono farla le persone che si sceglie di avere al proprio fianco e i professionisti a cui si affida la crescita del proprio bambino. Kledi e Charlotte, ora, sono immensamente grati per avere Gabriel nelle loro vite. Ogni giorno, infatti, insegna loro quanto prezioso sia il dono della vita. Noi non possiamo altro che fare i nostri migliori auguri a questa splendida famiglia. Che la forza di lottare non li abbandoni mai, per vincere, sempre! 

A cura di Laura Farnesi

Una vita piena di Bollicine a tutti!