INTERVISTA A VLADIMIR LUXURIA

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Ha cambiato  Isola, Vladimir Luxuria, la nota opinionista ed ex parlamentare che nel 2008 vinse il reality show condotto da Simona Ventura (e che all’epoca andava in onda su Raidue). In questa nuova Isola non ci sono famosi (l’unica è lei) e non c’è bisogno di sopravvivere all’estremo delle forze come in Honduras, ma di amare. La ricerca dell’amore, gestita con il linguaggio del corpo. Pariamo dell’Isola di Adamo ed Eva, il nuovo format in onda in questi giorni su Deejay Tv (Discovery) in cui i protagonisti sono illustri sconosciuti (o poco più che ex di qualcuno o di qualcosa), rigorosamente single ma che convivono – come è ormai stranoto a tutti – sotto lo stesso cielo rigorosamente nudi. Proprio così, come mamma li ha fatti. E Vladimir, con il suo stile accattivante, pungente ma anche di grande solidarietà ne è la conduttrice, la condottiera di un programma che – inevitabilmente – ha fatto discutere moltissimo ancor prima della sua messa in onda. Cosa cè di così interessante in questo programma? Lo abbiamo chiesto proprio a colei che sta al timone di comando.

Vladimir l’Isola di Adamo ed Eva per l’Italia è una novità, un po’ di rottura con certi tabù del passato. Come mai hai deciso di accettare il ruolo della primadonna, sempre per seguire il tuo stile anticonformista o c’è dell’altro?

VLADIMIR LUXURIA

Intanto perché c’era bisogno di una conduzione che potesse mettere insieme sia la voglia di formare delle coppie, sia la capacità di osservare i comportamenti umani posti in certe condizioni, con quella giusta dose di ironia che ci fa vivere e sopravvivere. Poi perché mi interessava molto questo nuovo corso di Deejay Tv acquistato da Discovery, con una linea editoriale più moderna, meno complessa, meno legata.

Durante L’ultima Isola dei Famosi, che tu hai vinto nel 2008, c’è stato un assaggio per questo tipo di format con “L’Isola desnuda”, anche se in quel caso di mezzo c’era la sopravvivenza e non la ricerca dei sentimenti. Pensi ci siano delle analogie, che il pubblico stia mettendo a confronto le due cose?

 

E’ stato un ammiccamento a questo format, quello dell’Isola dei Famosi, poiché esiste da più anni e riscuote successo in molti Paesi come Olanda, Spagna, Germania. Io direi di contenuto diverso però, perché mentre sull’Isola dei Famosi hanno trovato subito il modo per coprire “i paesi bassi”, sull’Isola di Adamo ed Eva no. Li i concorrenti devono stare nudi 24 ore su 24, senza coprirsi. E poi lo scopo del nostro programma non è sopravvivere ma quello di formare una coppia, infatti tutti quelli che partecipano sono tutti single in cerca di occupazione sentimentale. In più la situazione da noi è più edenica, paradisiaca. Non c’è la fame infernale come in quell’altra Isola, che anche io ho provato. 

Quanto è voyerista il pubblico italiano, secondo te?

Sicuramente c’è questo aspetto che gli esperti chiamano “scopofilia”, poi però credo che strada facendo il pubblico abbia cominciato a seguire le vicende, le dinamiche di quest’Isola. Mi auguro che non ci siano solo i maniaci sessuali a guardare la trasmissione, altrimenti più che guardare Deejay Tv dovrebbero frequentare un bravo psicologo.

E quanto, invece, è bigotto? 

VLADIMIR LUXURIA

Secondo me sono proprio quelli che guardano L’Isola di Adamo ed Eva (ride). Ci sono le persone sessuofobe, che considerano ancora il corpo con tutti i suoi elementi qualcosa di peccaminoso. Però insomma il programma è fatto anche per questo, per togliere quella lente deformante della morbosità, proprio per dimostrare che le persone messe a nudo sono nella condizione naturale. D’altronde non è che quando ci partoriscono, nasciamo con la camicia. Veniamo al mondo nudi.

In un rapporto normale/tradizionale tra uomo e donna, prima c’è una fase di corteggiamento e poi arriva la scoperta del corpo e il sesso. Qui è tutto ribaltato. Prima ci si vede nudi, e poi (forse) ci si attrae e innamora. Sotto sotto non è uno spaccato di vita del giorni nostri?

Qui a parlare non è l’abbigliamento, l’accessorio, la griffe. Qui a parlare è direttamente il linguaggio del corpo. All’inizio fra i partecipanti c’è un forte imbarazzo, quando due non si conoscono e si vedono per la prima volta nudi, puoi immaginare… In alcune occasioni diciamo che questo gradimento è stato visibile, soprattutto da parte dei maschietti. Però poi a un certo punto posso dire che scatta una condizione che rende più  sincero il rapporto, c’è poco da nascondere; messi a nudo è più facile che mettano a “nudo” i loro sentimenti e le loro storie. Anche con confessioni che loro stessi non avrebbero immaginato di fare.

Tu che sei una paladina della comunità gay, ti auspichi che possa nascere in futuro una cosa simile dedicata alle coppie omosessuali?

Non proprio questo. Vorrei che sull’Isola di Adamo ed Eva ci fosse spazio anche per questo tipo di coppia. E sicuramente ci sarà. Credo che nei casting siano state selezionate anche persone bisessuali.

Come educherà il pubblico questa storia incredibile di un ragazzo che prima si fa prete, e poi diventa donna. Aiuterà a diminuire i pregiudizi?

Io credo che Rebecca del Gf sia la dimostrazione che la transessualità non sia assolutamente incompatibile con la fede. La sessualità angelica potremmo dire, né l’uno né l’altro. E lei con questo suo modo di fare, con la sua storia, con la sua simpatia, potrà sicuramente renderci tutte, un po’ come ho fatto io, meno aliene al grande pubblico. 

Intervista tratta da TV SHOW a cura di ANDREA IANNUZZI

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