
Intervista a Sara Arosio: “Nei miei quadri trasmetto emozioni”
Intervista a Sara Arosio: “Nei miei quadri trasmetto emozioni”
La pittrice di Optical Art si racconta tra successi e sogni futuri.
Sara Arosio, pittrice eclettica e di grande talento, è un’artista di Optical Art. Forme geometriche, bianco e nero su tela, linee che sembrano muoversi alla vista e che assumono ogni volta un’espressione diversa in base a chi le osserva. Una passione, quella di Sara, che nasce in tenera età e che dura da una vita, tra successi e grandi obiettivi ancora da raggiungere.
Ciao Sara, come e quando nasce la tua passione per l’arte?
“Avevo circa tredici anni quando decisi, mossa dalla passione per l’arte, di cominciare a disegnare. Per caso e completamente da autodidatta, ho cominciato a dare forma alla creatività che nutrivo da sempre. Ho iniziato sperimentando svariati disegni, ispirandomi a quadri di artisti famosi, in particolare Gustav Klimt, Egon Schiele, Salvador Dalí, Victor Vasarely e Yayoi Kusama. L’amore per l’arte si evolve negli anni spingendomi a trovare la mia strada nell’Optical Art.
Che stile hanno le tue opere?
“I miei quadri sono in stile Optical Art, sono opere d’arte cinetica, all’occhio appaiono tridimensionali grazie all’illusione ottica che si crea. L’impressione che si ha quando li si osserva è che i disegni vengano fuori dalla tela. Amo le geometrie e i colori netti, le mie opere infatti per la maggior parte sono in bianco e nero. La scacchiera ipnotica è un’impronta distintiva delle mie opere.”
Cosa vuoi trasmettere con i tuoi quadri?
“Le emozioni. Interessante è vedere le diverse sensazioni che i miei quadri trasmettono nelle persone. Solitamente bambini e uomini ne rimangono affascinati, mentre le donne avvertono un senso di inquietudine. Le mie opere vogliono essere un viaggio che collega il visibile con l’invisibile, un’introspezione profonda dell’animo umano.”
Quanto tempo richiede la realizzazione di un’opera?
“Molto, per realizzare ogni quadro ci vuole tanto tempo, dedizione e impegno. La tecnica richiede un’estrema precisione e molta esercitazione manuale, non è per nulla semplice riuscire a creare l’illusione ottica del movimento e della tridimensionalità. “
Recentemente hai esposto le tue opere alla Milano Fashion Week. Com’è andata?
“Sì, ho avuto il piacere di esporre i miei quadri durante l’evento Milano Fashion Luxury Trip, su invito di Ester Uggi. Devo dire che è andata molto bene, è stata molto interessante la contaminazione tra arte e moda. Il pubblico ha apprezzato e ho anche ricevuto delle richieste di commissione.”
Un sogno nel cassetto che ti piacerebbe realizzare?
“Con i miei quadri ho avuto l’opportunità di esporre in molte gallerie italiane. Ora il mio sogno nel cassetto è quello di poter esporre a New York, sarebbe davvero un grande obiettivo per la mia carriera artistica.”
A cura di Rossella Di Pierro
Una vita piena di bollicine a tutti!