INTERVISTA A ANTOINETTE DE MAGISTRIS
INTERVISTA A ANTOINETTE DE MAGISTRIS
Incontriamo Antoinette De Magistris, la bella e affascinante stilista salernitana, che ci presenta la sua linea di pellicce che porta il suo nome, Antoinette Dema. Dopo gli studi all’istituto Marangoni e una permanenza a New York, la giovanissima stilista si è trasferita a Milano, dove ha praticato la professione di fashion stylist e dove ha deciso di realizzare la sua prima collezione di pellicce e abbigliamento. Nell’intervista che segue, ci racconta com’è nata la sua grande passione per il fashion e quali sono i suoi sogni per il futuro.
Ciao Antoinette, da dove nasce questa tua grande passione per la moda?
“E’ una passione quella per la moda che credo di aver sempre avuto. In parte l’ho ereditata dai miei genitori. Mio padre Gennaro Lucarella nel 1960 ha fondato la Furpell, un’azienda che si occupa del confezionamento e della distribuzione di pellicce. Partecipiamo alle più importanti aste in tutto il mondo per acquistare i migliori materiali. Ho poi deciso così di creare una mia linea di pellicce che porta il mio nome, la Antoinette Dema”.
A cosa s’ispirano le tue creazioni?
“Il mio obiettivo è di creare pellicce e capi di abbigliamento unici e accessibili ad un pubblico più ampio. Per questo ho deciso di realizzare due linee: una più classica, ma sempre per una donna moderna che vuole essere femminile in qualsiasi occasione e una linea Smile per un pubblico più giovane, fresco e nasce proprio da un restyling dei capi dell’azienda Furpell con l’innovazione di Antoniette Dema”.
Che consiglio daresti ai giovani d’oggi che decidono di intraprendere una carriera nella moda?
“Il mio consiglio è di non arrendersi mai e di crederci fino in fondo. E’ un settore molto rischioso in un periodo di crisi come questa, ma è giusto provarci ed è molto bello credere in quello che si fa. Io ho iniziato che avevo 20 anni e ora a 26 posso dire, con alti e bassi, posso dire di avercela fatta”.
I tuoi progetti per il futuro?
“Il mio sogno è di aprire una boutique a New York; Io amo l’America, ci ho già vissuto e lavorato e vorrei tornarci un giorno”.