IN ISRAELE GRAZIE AL VACCINO DI TORNA ALLA NORMALITÀ

Israele torna alla normalità grazie al vaccino.

Israele grazie al vaccino torna alla normalità

Il settimanale tedesco Zeit traccia un affresco delle scene che si vedono in Israele, in special modo a Tel Aviv.

“I ristoranti: pieni. I caffè: anche. I negozi: affollati. Sulla passeggiata: persone che si abbracciano, si baciano e ridono. Solo le mascherine, che gli israeliani devono ancora indossare per strada, sono un promemoria che non tutto è come prima, anche se molti la tengono sotto il mento.

Ma questo non disturba nessuno qui, nessuno ha più paura. Perché poco più del 60 per cento dei nove milioni di israeliani hanno ricevuto la loro prima dose, e il 50 per cento ha già fatto entrambe”.

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Un miracolo per Israele, ancora un miraggio per l’Europa e il resto del mondo. Così, le strade, i bar e i ristoranti sono tornati non solo ad essere aperti, ma riempirsi.

È bello vedere di nuovo le persone in strada, tutto grazie alla flessibilità, pragmatismo e digitalizzazione. Sono i fattori che hanno permesso la velocità alla vaccinazione.

Come descrive il settimanale: “I molto anziani che arrivano alla stazione di vaccinazione accompagnati vengono vaccinati insieme alle loro giovani badanti filippine, anche se non è ancora il loro turno. Si vaccina sette giorni su sette, 24 ore su 24. Il più velocemente possibile, il maggior numero di persone possibile”.

Ecco, così è stato possibile far scendere il tasso d’infezione, RT.

Ma, c’è un enorme buco nella campagna di vaccinazione israeliana, come racconta la Bbc: “I Territori palestinesi. All’inizio Israele ha offerto le vaccinazioni solo ai palestinesi di Gerusalemme Est, che hanno lo status di residenti israeliani. Quando ha deciso di iniziare a vaccinare tutti i palestinesi che vengono a lavorare in Israele o negli insediamenti israeliani in Cisgiordania”.

Tuttavia le Nazioni Unite dichiarano che il compito è d’Israele garantire l’accesso equo ai vacini anti Covid.

A cura di Redazione

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