Il rap degli Ipm illumina il cuore di Napoli

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Il rap degli Ipm illumina il cuore di Napoli

Un concerto per dare voce ai giovani detenuti tra arte e speranza

Il 20 giugno 2025, alle 21:30, il Palazzo Reale di Napoli ha ospitato un evento straordinario che unisce musica, impegno sociale e arte dal carcere. Il concerto “Portami là fuori. Musica dentro e fuori il carcere” rappresenta l’appuntamento finale dei laboratori creativi organizzati negli Istituti Penali per Minorenni di Airola e Nisida.

Il progetto, portato avanti da CCO – Crisi Come Opportunità, un ente del terzo settore da oltre dieci anni attivo nelle periferie e nelle carceri minorili, prende forma grazie alla collaborazione con artisti, educatori e operatori culturali. Il palco del Campania Teatro Festival 2025 diventa così il luogo dove le voci dei giovani detenuti si incontrano con quelle di professionisti del rap e del teatro, offrendo al pubblico un racconto autentico, potente ed emozionante.

Giovanna Sannino e Gaetano Migliaccio danno voce al palco

A condurre la serata ci sono Giovanna Sannino e Gaetano Migliaccio, attori molto amati dal pubblico per i loro ruoli nella serie televisiva Mare fuori. I due interpreti accompagnano gli spettatori in un viaggio musicale dove ogni brano nasce da un’esperienza vera vissuta tra le mura degli Ipm.

Durante tutto l’anno, formatori e musicisti professionisti hanno incontrato due volte a settimana i giovani detenuti per guidarli nella scrittura di testi rap, nella registrazione in studio, nella realizzazione di sceneggiature e nella preparazione di spettacoli teatrali. Il progetto nasce da un’idea di Luca Caiazzo, conosciuto con il nome d’arte Lucariello, rapper e socio fondatore di CCO, che coordina l’iniziativa per la regione Campania.

Lucariello, affiancato da Federico di Napoli, altro rapper professionista impegnato negli incontri con i minori dell’Ipm di Nisida, porta avanti un lavoro costante che unisce educazione, creatività e speranza. “La musica non redime, ma accende pensieri, possibilità, speranze”, afferma Lucariello.

artisti sul palco

artisti sul palco PH Press

Sul palco anche Carbonio, Fandy, Oyoshe e Shada San

Tra i protagonisti del concerto ci sono alcuni giovani detenuti degli Ipm di Airola e Nisida, che salgono sul palco con i loro brani inediti composti durante l’anno di laboratorio. Accanto a loro si esibisce Carbonio, artista del Centro Diurno Polifunzionale di Santa Maria Capua Vetere, e Fandy, giovane rapper della comunità Kayrós situata in provincia di Milano.

Alla serata partecipano anche Oyoshe e Shada San, due nomi noti della scena musicale napoletana, che collaborano con i giovani nei featuring e nelle esibizioni dal vivo. A completare il gruppo artistico ci sono Lucariello e Federico di Napoli, che ogni settimana si impegnano a costruire con i ragazzi percorsi di espressione attraverso la musica rap.

“Sono orgoglioso di poter aiutare qualcuno – e anche me stesso – a trovare un modo nuovo per raccontarsi, immaginarsi ed emozionarsi”, afferma Federico di Napoli, coinvolto nei laboratori all’interno dell’Ipm di Nisida.

Il presidio culturale che trasforma ogni giorno

Il Presidio culturale permanente negli Istituti Penali per Minorenni rappresenta una delle iniziative più significative di CCO – Crisi Come Opportunità. Dal 2013, l’associazione promuove attività culturali e formative nei contesti più complessi del nostro Paese, con l’obiettivo di aiutare i giovani a immaginare e costruire un futuro migliore.

Il progetto coinvolge regolarmente 60 ragazzi e ragazze in carico ai servizi della giustizia minorile ed è attivo in diverse sedi: Ipm Ferrante Aporti di Torino, Ipm Casal del Marmo di Roma, Ipm di Airola (Benevento), Ipm Quartucciu (Cagliari), Ipm Paternostro (Catanzaro), Ipm di Acireale (Catania), Cooperativa Sociale Prospettiva (Catania) e Centro Diurno Polifunzionale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).

In Sicilia, il presidio culturale riceve il sostegno di Fondazione Alta Mane Italia e Fondazione San Zeno, mentre a livello nazionale il progetto si sviluppa anche grazie al contributo di Fondazione Alta Mane Italia, Fondazione San Zeno, Fondazione Con il Sud, IP – Gruppo api, Studio TISS e Ministero della Giustizia.

Con eventi come Portami là fuori, la musica si trasforma in una via concreta di cambiamento e il palco diventa uno spazio dove le parole non vengono giudicate, ma ascoltate.

A cura di Gabriele Marchioro
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