
I VIP E LA MODA DEL VINTAGE
I VIP E LA MODA DEL VINTAGE
Siamo una società molto vintage. Oggi – tolti i casi eccezionali – non sono le grandi griffe a spartirsi un mercato comunque ancora molto ricco come la moda. Non entriamo nelle dinamiche specifiche dell’industria tessile, ma vogliamo più che altro analizzare e capire perché si preferiscono pantaloni usati (anche se di marca) rispetto magari a un paio nuovi di firme meno conosciute. L’abitudine di cercare un abito vintage è ormai considerata quasi come uno stile di vita.
Perfino i vip amano trovare nell’usato per esempio giacche di Chanel ancora rifinite a mano, poiché sono capi intramontabili e pieni di fascino. Ora che molte nostre maisons non fanno più parte del Made in Italy ritrovare accessori di Valentino Garavani è diventato un must. E così per le richiestissime Birkin e Kelly di Hérmés, che non sempre le fashion adict riescono a comprare date le lunghissime liste di attesa.
Sentiamo cosa pensano alcuni personaggi noti al grande pubblico su questa mania dell’usato di lusso: “Mi piace andare in giro a visitare i negozi di vintage – racconta la principessa Isabella Orsini – spesso però l’odore è molto forte e rimango un po’ sulle mie… ma amo i capi d’anta.” La nostra attrice Anna Safroncik invece, pur amando capi antichi, non è una fan di queste attività: “Non amo indossare capi vintage se non ne conosco la provenienza – dice – metto sempre un abito nero, un tubino, vecchissimo ma era di mia madre“. La web influenzer e giornalista di www.elle.it Grazia Pitorri invade i suoi armadi di questi vestiti: “Nel mio guardaroba i capi vintage sono quelli a cui mi affeziono maggiormente, perché sapere che posso farli rivivere mi diverte tantissimo. Di recente ho acquistato una giacca di Chanel verde acqua, bellissima, dal taglio perfetto, a un prezzo molto accessibile“. A dettare legge sono le grandi città, a partire da Milano, Roma, ma anche oltre frontiera, come nel caso di Lugano in Svizzera dove il negozio vintage sito nel quartiere di Maghetti è ormai meta preferita delle fashion victim e non solo, oppure il Regriffe di Savona.
A cura di Andrea Iannuzzi