
“God save Carlo III”, erede di un trono difficile da eguagliare e con un nome dell’eredità “pesante”
IL NOME DEL NUOVO RE SARÀ CARLO III. UNA SCELTA NON COMPRESA DA TUTTI VISTI I DESTINI DEI PRECEDENTI OMONIMI. IL SUCCESSORE DELLA REGINA D’INGHILTERRA, CHE AVREBBE POTUTO BENISSIMO CAMBIARE NOME, HA COMUNQUE DECISO DI TENERE IL PROPRIO PER SALIRE, DOPO ANNI DI ATTESA, AL TRONO.
Con il figlio di Elisabetta II inizia un’epoca tutta nuova ma sarà l’ultimo monarca a mantenere una tradizione tutta italica. Sua Maestà, infatti, sarà l’ultimo Sovrano a essere conosciuto non come Charles ma come Carlo. E sapete perché?
«È un momento di grande tristezza per me e per tutta la famiglia», questa la prima frase da Re, pronunciate da Carlo dopo la morte della madre Elisabetta. Parole ricche di emozione e tristezza tra le cui righe in molti hanno letto comprensibili note di preoccupazioni per un futuro, quello del nuovo reggente, non facile nonostante una vita di attesa e preparazione a quello che, inevitabilmente e inesorabilmente, sarebbe dovuto accadere, prima o poi. Ora che la Regina dei record (96 anni e 70 al servizio della Corona) ha abbandonato il suo corpo terreno, sarà proprio Charles Philip Arthur George, classe 1948, a doversi assumere onori e oneri di uno status tanto importante. Soprattutto, dovrà cercare di guadagnarsi la stessa stima e affetto che la madre si era conquistata, diventando una vera e propria icona storica e mondiale.
UNA CORONA “PESANTE”
Forse proprio pensando all’eredità non facile appena ricevuta, Carlo III, subito dopo l’annuncio ufficiale della morte di Elisabetta II ha inoltre affermato: “Siamo profondamente addolorati per la scomparsa di una cara Sovrana e di una Madre molto amata. So che la sua perdita sarà profondamente sentita attraverso il Paese, i Regni e il Commonwealth. Durante questo periodo di lutto e di cambiamento, la mia famiglia ed io saremo confortati e sostenuti dalla nostra consapevolezza del rispetto e profondo affetto nel quale la Regina era così ampiamente considerata». E nel mentre si iniziava a cambiare la liturgica frase che ha sempre accompagnato Elisabetta II in “God save the King”, in molti si sono interrogati sul perché il Delfino d’Inghilterra abbia deciso di mantenere il suo nome visti i destini non proprio felici dei predecessori. Quella di Carlo I e del figlio Carlo II, infatti, è una storia caratterizzata non proprio dalla felicità assoluta. Andiamo a vedere chi sono e perché…
CARLO I
Carlo I, figlio di Giacomo I e nipote di Maria Stuarda, diventa re d’Inghilterra, Scozia, Irlanda e Francia nel 1625 e rimane in carica fino alla morte, il 30 gennaio 1649, avvenuta per… decapitazione. Sostenitore del diritto divino dei re, inizia un duro scontro (volto a sopprimere l’uso della Magna Carta, così da conquistare il potere assoluto) contro il Parlamento inglese. Una tensione che ha infine generato una guerra civile. Carlo I, alla fine, viene catturato, processato, condannato e decapitato, con l’accusa di alto tradimento.
CARLO II
Alla morte di Carlo I, la monarchia viene abolita per dare spazio a una repubblica. Morto però Oliver Cromwell, ì leader della rivoluzione, Carlo II, figlio di Carlo I, riporta in Inghilterra il regime monarchico. Il nuovo re è noto anche come “Merrie Monarch” (monarca allegro), proprio per aver instaurato di nuovo una situazione di normalità dopo l’esperienza repubblicana più turbolenta. Muore però per un ictus nel 1685, a soli 54 anni.
CARLO SARÀ L’ULTIMO… ALMENO IN ITALIA!
Facile quindi capire il perché della titubanza dei “puristi” e dei più ferrati in storia nell’apprendere il nome scelto dall’erede di Elisabetta II. Altra curiosità da soddisfare… il fatto che Carlo III sarà probabilmente l’ultimo Re Inglese che chiameremo con un nome italianizzato. Chi sa, infatti, perché nessuno di noi ha mai chiamato la Regina Elizabeth e non Elisabetta? Così come il nuovo re Carlo e non Charles? La questione è legata al passato, quando nel Belpaese in pochi conoscevano le lingue straniere. Per questo si “italianizzava” un po’ tutto. Abitudine che negli anni, grazie a una maggior scolarizzazione e globalizzazione, è andata sparendo. William, dunque, non verrà mai chiamato Guglielmo. Se vi chiedete, invece, se Carlo III sarà un buon Re, il degno erede della indimenticabile “The Queen”… beh, quello solo la storia potrà dirlo!
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A cura di Laura Farnesi
Una vita piena di bollicine a tutti!