GIANFRANCO GALLO: GOMORRA, UNA FICTION CHE FA DISCUTERE

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INTERVISTA BOLLICINEVIP GIANFRANCO GALLO

BollicineVip incontra Gianfranco Gallo in occasione del Premio Cinema Campania all’Hart di Napoli.

Il bravo attore napoletano, a pochi giorni dalla sua esperienza televisiva, Gomorra, racconta le sue emozioni e i suoi prossimi progetti professionali.

Dopo tanti anni tra teatro e cinema è arrivato il grande successo di Gomorra. Nella fiction interpreta un ruolo molto complicato. Un camorrista spietato, deciso solo a difendere il proprio patrimonio familiare. Cosa ci racconta in merito?

Ormai grazie a Gomorra, noi attori di teatro ci stiamo abituando alla popolarità. Cosa che prima non esisteva. Mi era già successo ai tempi della soap opera Un Posto al Sole, quando vedevo la gente che mi fotografava di nascosto con i cellulari. All’inizio restavo perplesso, stavo quasi per andare dallo psicologo, ma poi ho capito che fare tv determina anche questo. Posso dire che  Gomorra è una serie che dà soddisfazioni, che piace a tutti e che fa discutere. Siamo conosciuti anche all’estero e la cosa non può che farmi piacere 

Il suo è un ruolo da cattivo. L’abbiamo vista in scene di altissima violenza e questo ha catturato l’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori. Ma qual’è stata la più grande difficoltà nel rendere il più reale possibile la parte?

Pur avendo fatto quasi sempre ruoli comici in teatro, avevo già interpretato ruoli da cattivo, iniziando proprio da Un Posto al Sole. Questo mi ha dato l’opportunità di scavare un po’ nel mio io. Ho cercato di non fare lo stereotipo del camorrista, incentrato solo sui soldi e il potere, bensì un uomo legato fortemente alla figlia, da poco mamma del suo primo nipote e dalla quale si sente tradito. A mio avviso, la forza del mio personaggio è proprio questa

Ci saranno altre evoluzioni del suo personaggio in Gomorra 3?

Purtroppo non posso anticiparvi nulla. Vi dico solo che nelle puntate finali ci sarà un colpo di scena davvero inaspettato

Ci sarà anche una quarta serie di Gomorra?

Certo che ci sarà, ma non posso dirvi se mi vedrete ancora. Aspettate le ultime puntate e lo scoprirete 

Faccia un bilancio del 2017 e un auspicio per l’anno che verrà…

Personalmente, il 2017 è stato un anno molto importante perché è nato mio nipote. Diventare nonno è un’emozione stupenda. Tutto è successo come nella serie, anche il mio personaggio è diventato nonno, solo che lì la sceneggiatura è molto diversa.. (sorride)

Progetti futuri dopo Gomorra?

Ci sono due film in uscita: Ricchi di fantasia con Sergio Castellitto, Sabrina Ferilli e Antonio Catania e poi Palato Assoluto con Vinicio Marchioni e Valeria Solarino. Per quanto il teatro invece ci siano fermati da poco, mio fratello Massimiliano ed io. Riprenderemo a gennaio a Napoli, con lo spettacolo Sette Vizi napoletani

Cosa manca nel cinema italiano?

Sicuramente i fondi per realizzare progetti importanti. Adesso per fortuna c’è stata la Legge Regionale campana alla quale hanno attinto un po’ tutti i registi di spessore. Questo ha garantito più soldi. Speriamo che vada avanti così. Le film Commission sono importanti. In Puglia hanno fatto un regolamento che se vai a girare li pagano metà del cast degli attori. Mi auguro di accada anche qui in modo da aiutare più persone

Pur soffrendo un’evidente crisi economica, la Campania, da qualche tempo, è diventata luogo fertile per produzioni cinematografiche e televisive. Come spiega questo fatto?

Il fermento è iniziato ormai da anni. Napoli, come la Campania, sono state sempre fonti di inspirazione. Se ne sono interessati registi importanti come Guido Lombardi, Edoardo De Angelis, Sorrentino, Ferzan Ozpetek. La stessa Gomorra ha dato un grande impulso alla regione. Diffondendo le proprie immagini in tutto il mondo. Non posso che esserne fiero

Proprio tornando a Gomorra. Come risponde a quelli che attaccano questa fiction per essere di cattivo gusto? Forse a causa di alcune scene di cruda violenza

Semplicemente non rispondo. Gomorra è un romanzo, scritto da Roberto Saviano, che è stato riportato in tv con una sceneggiatura, a mio parere, eccellente. Punto e basta. Non è assolutamente un’operazione sociale; quello lo facciamo fare agli altri, che sono sicuramente più competenti di noi 

ARMANDO SANCHEZ

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