GEORGE LEONARD: IL Gf SONO IO, PUNTO.
GEORGE LEONARD: IL Gf SONO IO, PUNTO.
Il Grande Fratello 14 si avvia alla conclusione e, nonostante una modesta ripresa negli ascolti, non ha raggiunto i numeri del passato. Come mai? Cosa è cambiato? Lo abbiamo chiesto a un personaggio che grazie al Gf fece clamore nel 2010. Parliamo di George Leonard, ribattezzato “il Principe”, celebre per i suoi aforismi ma soprattutto per aver dato vita, assieme a Carmela Gualtieri, a una storia intensa e criticata in un’edizione del reality di Canale 5 che raggiunse ascolti record.
Sei l’ultimo vero personaggio della saga del Grande Fratello. Dall’edizione in cui è nato il Principe, nel 2010, le cose per il reality sono molto cambiate. Secondo te perché?
Sono cambiate innanzi tutto perché non ci sono altri George Leonard (ride). Essere originali ci si nasce, volerlo essere è un difetto. Questi sono sempre i miei piccoli aforismi. A parte tutto, le cose vanno a cicli. Il Gf ha percorso un decennio, e il suo ciclo in un qualche modo si può essere chiuso. Poi per carità, diamo spazio a chi vuole far parte del programma anche oggi. Quello che però vedo è l’assenza di veri personaggi, sono tutti doppioni. Manca, appunto, l’originalità. Nella mia edizione eravamo in molti ad esserlo: me, Veronica Ciardi, Maicol Berti, Mauro Marin, Massimo Scattarella e non ultima Carmela Gualtieri che poi è diventata la mia donna e con cui ho una bimba, Violante. Di chi attualmente è dentro la Casa non ricordo neanche i nomi.
La storia fra te e Carmela Gualtieri appassionò milioni di italiani. Anche se eravate molto criticati…
Qualche critica era prevedibile. Io in quel momento stavo con un altra donna, e avevo un figlio, Dan che è tutta la mia vita. Quello che ho fatto con Carmela lo sentivo, e se mi sono così esposto davanti a milioni di persone (in quell’edizione la media era oltre i 6 milioni, con picchi di 18/20 ndr), senza sapere quello che stava accadendo fuori da Cinecittà, è perché lo volevo. La scelta l’ho fatta con il cuore, tanto che io e Carmela siamo stati insieme per diversi anni e siamo diventati genitori. Oggi nel Gf invece vedo tutto molto costruito.
Non sei il primo a dirlo. In tanti definiscono questi ragazzi caricature di se stessi. Forse anche perché oggi si va più per cercare fama, che non per viversi una bella esperienza?
Sono convinti che andare al Grande Fratello significhi poi facili guadagni. Non si rendono conto che quella dei “soldi a palate” è un’epoca finita. Gli ultimi due ad aver fatto centinaia di serate siamo io e Veronica Ciardi, dopo di noi nessuno ha più lavorato in questo modo. Perché noi abbiamo saputo formarci e rinnovarci, e oggi abbiamo una professione che ci permette di stare ancora sul mercato. Poi questi gieffini di oggi non hanno fanno nessuna gavetta; voglio solo ricordare che io prima di entrare al Grande Fratello mi sono fatto il mazzo nei Villaggi Turistici, nei locali. Come Tommy V, era un buon dj prima di entrare nella Casa e oggi è un ottimo dj. Non è che partecipi al Gf e diventi un personaggio, alla base occorre una struttura. Ho aperto una piccola casa discografica, mi sto dedicando all’editoria e sto aprendo alcuni negozi di abbigliamento proprio perché ho tanta esperienza. Quella che manca oggi a loro.
Nella tua edizione eri balzato agli onori delle cronache anche per le tue ex fidanzate che si erano alleate per rivendicare la loro relazione con te. A distanza di anni ci ridi sopra o ancora ti infastidisce?
E’ stato uno dei momenti più goliardici della mia vita. E se ancora oggi le mamme e le nonne mi fermano al supermercato per ricordarmi quanto le ho fatte ridere, significa che ho colpito nel segno. Perché va ricordato che il Gf è un momento di relax, e come tale va preso. Se Barbara D’Urso sulla mia vicenda ha dedicato 100 puntate tra “Pomeriggio 5” e “Domenica 5” (così era nominato il domenicale), significa che al pubblico interessava. Abbiamo fatto divertire un sacco di gente, e io rifarei tutto quello che ho fatto. Mi sembrava di vivere “Beautiful”.
Ma la tv è anche una cosa seria, si parla anche di cose importanti come la politica, o come la cronaca, a cominciare dai fatti tragici di Parigi…
Certo e un mio personale pensiero va a tutte quelle persone che sono morte in questi attentati balordi, e vorrei dire ai grandi presidenti una cosa: fate l’amore, il sesso e non la guerra.
Come vive il Principe i rapporti con i suoi figli Dan e Violante?
Io oggi sono un George Leonard molto nuovo. Sono un padre presente, anche se per via dei miei business spesso sono in giro per affari. Attualmente sto aprendo una serie di boutique chiamate “Madeinhell Shopping”, una a Milano, una a Roma e l’altra a Miami, oltre alla mia casa discografica e al mio lavoro da vocalist. Quello che conta per me è la qualità del tempo che passo con i miei figli e non la quantità. Conosco persone che stanno a casa dal mattino alla sera, ma non danno nulla alla famiglia. Io invece cerco di impartire la giusta educazione, insegno loro cos’è il rispetto per gli altri e cosa vuol dire guadagnarsi un euro. A Violante che è piccola, per esempio, le insegno che non si possono comprare le figurine tutti i giorni.
Per terminare, un altro dei tuoi aforismi….
Il Grande Fratello è George Leonard… punto.