Il Comune boccia i tavolini del ristorante di Flavio Briatore a via Veneto. Esplode la rabbia dell’imprenditore!

Stop alla proroga per il dehors di Crazy Pizza. Flavio Briatore, rammaricato, afferma: «Peccato avevamo rivitalizzato la strada della Dolce Vita»!

Dunque… stop ai tavolini esterni per la celebre pizzeria ultra lussuosa ed esclusiva di Flavio Briatore. Ma l’imprenditore, ovviamente, non ci sta e non riesce a comprendere il perché del divieto all’utilizzo dello spazio esterno al Crazy Pizza da parte del Campidoglio. «A Milano non ci hanno mai detto nulla», questa una delle prime affermazioni dell’ex di Elisabetta Gregoraci.

FLAVIO BRIATORE: IN ITALIA NON SI PUÒ LAVORARE

«In Italia è così, non si può lavorare. – dice senza giri di parole Flavio Briatore – Anche se devo dire che, a differenza di Roma, a Milano non hanno fatto alcun problema per prorogarci l’occupazione del suolo pubblico con tavoli e sedie, abbiamo due terrazze». Per il Crazy Pizza “romano”, dunque, c’è stato un “secco no” da parte del Campidoglio alla possibilità di prolungare il permesso a usare lo spazio esterno del suo locale di via Veneto.

IL CRAZY PIZZA RISCHIA DI PERDERE SPAZI IMPORTANTI

Finita l’emergenza Covid-19, il Crazy Pizza di Flavio Briatore rischia ora di perdere degli importanti spazi che, di sicuro, rappresentano un valore aggiunto: quelli esterni. Il permesso per l’occupazione dell’area scadrà a giugno e la prima richiesta di proroga è stata bocciata. È ovviamente stato fatto un ricorso al Tar per sperare in una proroga ma la relazione tecnica non ha convinto gli addetti ai lavori.

ALTRO CHE PROBLEMI, “LA PIZZERIA HA RILANCIATO” LA DOLCE VITA DI VIA VENETO!

Ma tavoli e sedie, stando a Flavio Briatore, non ostruiscono di certo il passo pedonale e fino a ora nessuno si è mai lamentato: «Abbiamo avuto qualche problema condominiale, ma con il Crazy Pizza non diamo davvero fastidio a nessuno». Anzi, l’imprenditore rivendica un grande merito: «Abbiamo dato una grande mano a via Veneto. Ora aprirà Nobu (per chi non lo sapesse, è il ristorante giapponese “firmato” Robert De Niro, ndr). Se poi cominciamo a dire che i tavoli danno fastidio… comunque ora vedremo». Riuscirà il tycoon a far cambiare idea? Lui pare ottimista: «Non so cosa sia successo, i rapporti con il Campidoglio sono buoni», dunque…

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A cura di Laura Farnesi

Una vita piena di bollicine a tutti