Finti amori e truffe virtuali, l’opinione di Melanie Francesca

By  |  0 Comments

Finti amori e truffe virtuali, l’opinione di Melanie Francesca.

I riflettori per un momento sui casi di finti amori e truffe virtuali.

Ieri c’era la ragazza bionda e spregiudicata ritratta da scrittrici come la Bushnell, la cosiddetta arrampicatrice sociale che accalappiato il miliardario in un esotico nightclub parigino lo truffava facendosi pagare la storia d’amore a peso d’oro: aiuti per la mamma in ospedale, la sorella vittima d’incidente, il fratellino con problemi di deambulazione….
Il caso Flavia Vento e la bugia virtuale di Melanie Francesca

Il caso Flavia Vento e la bugia virtuale di Melanie Francesca.

Una recita reciproca a carte scoperte, a volte, tanto per non chiamare prostituzione qualcosa che invece ci assomigliava in tutti i modi.

Oggi, a un passo dal transumanesimo, in un momento storico in cui le nostre vite e relazioni passano nel mondo digitale, anche le storie d’amore e le conseguenti truffe si muovono via etere.
E le vittime non si contano, tranne che talvolta nomi più o meno conosciuti come il giocatore di pallacanestro, che in quindici anni ha sborsato 700 mila euro per un sogno spalmato sullo schermo di un telefonino e mai concretizzatosi fino al risveglio traumatico con denuncia finale, o casi come Flavia Vento che con disarmante innocenza afferma: “Mi ero innamorata, non lo denuncio, quella voce che diceva d’essere Tom Cruise mi ha consigliata e assistita per 5 mesi. Mi ha preso il cuore.”
E rotto di conseguenza, ma non troppo: Flavia è stata accompagnata da un filo di messaggi stile telefono azzurro per settimane in quello che assomiglia un videogame (sarebbe meglio in questo caso audiogame) in cui gli amici, come in Roblox o Fortnite per gli adolescenti, abitano a migliaia di km di distanza, in America o in Australia, ma sono vicinissimi al punto di conoscere tua sorella, le tue abitudini, i tuoi compagni di classe, le pieghe del tuo cuore.
A quattordici anni, in postmodalità lockdown, le amicizie sono già dentro allo schermo e chi lo sa se dietro a quella voce da quindicenne dall’altra parte dell’oceano non si celi un adulto malintenzionato. E allora in questo gigantesco videogame qualcuno si è travestito da Tom Cruise per intrattenere la sua storia d’amore con una ragazza che sognava di interrompere la sua castità con l’attore tutto muscoli e salti acrobatici (senza pensare che in realtà quei salti in Mission Impossible li fa una controfigura), e tutto potrebbe sembrare normale secondo quell’ottica distopica che sarà il nostro futuro, finchè non arriva il conto salato ad aprire gli occhi e a scoprire il baro (o il baratro).
Ora, Flavia, che nel frattempo è diventata seguace di Scientology come il divo americano, cerca di irrobustire i muscoli della sua mente con la dianetica e di aiutare gli altri a non cadere nei tranelli mediatici: “Se qualcuno non vi incontra dopo una settimana di messaggi è un inganno”.
Ma il vero inganno sta nel finto Tom Cruise o in una storia d’amore virtuale a pagamento?
E’ quest’ultima domanda che fa la differenza.
A cura di Melanie Francesca
Una vita piena di bollicine a tutti!
Spread the love
BOLLICINE VIP