FEDERICO MOCCIA CONDANNATO PER EVASIONE FISCALE
FEDERICO MOCCIA, PALADINO CONTESTATO DELL’AMORE, DOVRÀ SCONTARE DUE ANNI PER AVER SOTTRATTO ALLO STATO QUASI 1 MILIONE E MEZZO DI EURO
Federico Moccia ha scritto forse uno dei capitoli peggiori della sua vita. Il celebre autore divenuto famoso per Tre metri sopra il Cielo è stato condannato a 2 anni di reclusione per evasione fiscale. Avrebbe eluso all’erario 1 milione e 400 mila euro nel biennio 2007-2008 attraverso fatture gonfiate per “acquisizioni investimenti”.
Una parte delle accuse è andata in prescrizione, altrimenti Moccia avrebbe potuto ricevere una pena molto più severa. Un bel colpo per colui che in molti hanno definito il cupido della letteratura, l’uomo che ha giocato tutto sui sentimenti (molti dei quali al confine fra realtà e fantasia), artefice della fortuna anche di attori e registi che senza i suoi manoscritti oggi non esisterebbero nemmeno. In alcuni casi forse sarebbe stato anche meglio, ma questa è un’altra storia.
E qualche libro in meno gli avrebbe forse evitato la “gattabuia”, visto che è stato proprio un controllo sul film Scusa se ti chiamo amore (interpretato da Michaela Quattrociocche e Raoul Bova) a metterlo nei guai. Non sempre l’uomo è stato apprezzato per le sue trovate: chi non ricorda la scelta di Moccia come autore in uno dei Festival di Sanremo di Paolo Bonolis e di tutte le coppie eterosessuali impegnate in baci degni di un film a luci rosse sul palco dell’Ariston il giorno di San Valentino?
Da quel teatrino furono escluse le coppie gay, lesbiche e transgender, tanto che vennero mosse molte critiche sia a lui che alla Rai, accusata di promuovere uno “spottone” sulle famiglie tradizionali a danno di quelle omoparentali.
ANDREA IANNUZZI