FABRIZIO CORONA DI NUOVO DAVANTI AI RIFLETTORI
FABRIZIO CORONA TORNA DI NUOVA DAVANTI AI RIFLETTORI
Continua a far parlare di se’ Fabrizio Corona, suo mal grado: 40 anni, una vita vissuta al limite. Ormai da più di tre mesi, l’ex re dei paparazzi ha lasciato il carcere di Opera per sottoporsi a un programma di recupero presso la comunità Exodus di Don Mazzi, molto probabilmente dietro le sbarre non ci tornerà più, avendo pagato anche troppo per la sua pena.
Pare proprio che Corona sia tornato alla ricerca di una nuova strada che lo conduca nuovamente al mondo dello spettacolo e lo riporti sotto le luci dei riflettori che lo hanno reso ricco e famoso. Immortalato più volte per le vie di Milano con il suo solito look da “bello e dannato”, è già apparso su numerose riviste di cronaca rosa, prima con il figlio Carlos Maria, poi con la nuova fiamma Silvia Provvedi delle “Donatellas” vincitrice dell’Isola dei Famosi e recentemente immortalata spogliatissima sulla copertina di Playboy.
Non appena uscita la notizia della sua scarcerazione, sul web non sono mancate le prese di posizione a favore dell’ex agente dei paparazzi, da parte di fan e seguaci che fin da subito hanno preso a cuore la vicenda giudiziaria in questione. Addirittura giornalisti, intellettuali e artisti avevano fatto sentire la propria vicinanza al personaggio, tra i quali Adriano Celentano, che aveva scritto al Presidente della Repubblica per chiedere la concessione della grazia. Ma si può davvero parlare di un martire? Intanto, mentre ci si dibatte su tali questioni e mentre Corona resta in affidamento alla comunità, il suo staff non perde occasione per trasformare ogni sua apparizione in business. Ogni post su Instagram pubblicizza infatti i marchi di abbigliamento indossati dall’ex re dei paparazzi; dalla clutch che tiene in mano alle t-shirt che indossa e che recitano “Gloria a Dio, pace agli uomini”, tutte contraddistinte dal sigillo #Sipuede.
Fabrizio Corona ha incarnato nell’immaginario della società di oggi: il consumismo sfrenato, la sfrontatezza, il non rispetto delle regole, il delirio della trasgressione, della sfida dell’autorità, l’amore per il denaro, ma di tutto questo gli possiamo dare colpa?