DOTT. LUCA DI TOLLA: COMBATTERE LA RITENZIONE IDRICA

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luca di tolla

dott.re Luca Di Tolla

DOTT. LUCA DI TOLLA: COMBATTERE LA RITENZIONE IDRICA

Il Dott. Luca Di Tolla, opera nel settore della nutrizione e dello sport. Laureato in Scienze Biologiche presso l’ Università’ degli Studi di Napoli Federico II e successivamente in Alimentazione e Nutrizione Umana presso l’Università degli studi di Milano con una tesi sul “dispendio energetico nel gioco del calcio”. Ha conseguito anche il diploma nazionale di preparatore atletico e si occupa di “Sports Nutritional Consultant” seguendo numerosi atleti tra cui calciatori in diverse categorie sia professionistiche che dilettantistiche. Ha praticato diversi sport tra cui l’atletica leggera a livello agonistico.

Oggi parliamo di ritenzione idrica

Che cos’è?

Con il termine ritenzione idrica si indica un accumulo di liquidi negli spazi interstiziali (quelli tra cellula e cellula). Tale accumulo causa edema, ovvero un gonfiore anomalo di determinate zone del corpo che sono maggiormente predisposte.

Lo sanno bene le donne (quasi 1/3 delle italiane ne sono colpite) che devono fare i conti con accumuli di fluidi specie nelle aree dell’addome, delle cosce e dei glutei, ma anche alle caviglie.

I liquidi non vengono correttamente smaltiti a causa di una alterata funzionalità del sistema circolatorio, soprattutto delle vene e dei vasi linfatici.

Quali sono le cause?

Le cause delle ritenzione idrica possono essere molte. Possiamo annoverare alcune disfunzioni cardiovascolari, renali, patologie della vescica ma nella maggior parte dei casi si tratta di squilibri dovuti soltanto ad uno scorretto stile di vita e a cattive abitudini alimentari.

Eccessiva sedentarietà, fumo, abuso di alcolici o di caffé, così come una alimentazione troppo ricca di sale (il fabbisogno giornaliero non dovrebbe superare i 2000mg) sono fattori che possono causare ritenzione idrica, oltre ad una cattiva circolazione.

Infine anche alcuni farmaci possono dare ritenzione di liquidi come ad esempio quelli antinfiammatori, cortisonici ed estroprogestinici.

Consigli alimentari:

È importante mangiare in modo sano, evitando tutti i cibi salati (salumi, formaggi stagionati, pesce affumicato, salatini, frutta secca tostata e salata) e aumentando, al contrario, il consumo di frutta, verdura, cereali integrali.

A causa dell’alterata circolazione venosa e linfatica, insieme ai liquidi ristagnano anche numerose tossine che alterano il metabolismo cellulare già compromesso dal ridotto apporto di ossigeno dovuto alla cattiva circolazione.

È quindi consigliabile seguire a intervalli regolari una dieta disintossicante particolarmente ricca di liquidi (tè, tisane drenanti) e di vegetali.

Consumare anche molta frutta e verdura, specie quella ricca di vitamine antiossidanti e vasoprotettrici,come la vitamina C.

Bisogna bere molta acqua oligominerale, almeno un paio di litri al giorno; infatti, una corretta idratazione è necessaria per combattere la ritenzione idrica.

Attività sportiva:

Si deve ricordare che all’origine della ritenzione c’è spesso una stasi della circolazione venosa e linfatica.

Per ottenere miglioramenti della situazione in breve tempo, è consigliabile praticare un’attività sportiva regolare, come nuoto, corsa, acquagym, discipline aerobiche, ma anche passeggiate a passo sostenuto.

Nel contempo evitare di stare a lungo in piedi senza muoversi e utilizzare con frequenza scarpe con il tacco alto. Inoltre l’attività fisica previene o riduce il sovrappeso che, rallentando la diuresi, favorisce la ritenzione idrica.

Rimedi naturali:

Una volta escluse patologie importanti, per eliminare i liquidi in eccesso possono essere utilizzati anche rimedi naturali.

Tra gli alimenti sono consigliati l’ananas, gli asparagi, la cipolla, i carciofi, topinambur, infusi a base di uva ursina, tarassaco e l’ippocastano, utilizzato anche per migliorare la circolazione venosa nelle gambe.

Per migliorare il circolo e ristrutturare le pareti dei vasi, specie dei capillari, limitando la fuoriuscita di fluidi e quindi, il gonfiore, si può ricorrere ad alcuni rimedi naturali, come fucus, pilosella, centella asiatica, mirtillo e anche prodotti a base di cumarina che insieme alla diosmina e al ribes nero agiscono come antiedemigeno, protezione delle pareti dei vasi e a contrastare l’infiammazione causata dal ristagno di liquidi.

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